La magia invernale di Mosca

Un'innevata Piazza Rossa a Mosca (Foto: Gettyimages/Fotobank)

Un'innevata Piazza Rossa a Mosca (Foto: Gettyimages/Fotobank)

Spesso si temono i leggendari freddi russi, ma non ce n’è motivo: basta coprirsi bene e approfittare dei numerosi bar, teatri e musei per conoscere l’autentico spirito della capitale russa

Spesso i turisti temono i leggendari, gelidi inverni russi, ma non c’è motivo di avere paura: basta coprirsi bene e approfittare dei numerosi bar, teatri e musei per entrare e riscaldarsi. In questo modo si avrà l’occasione di conoscere l’autentico spirito della capitale russa.

 

La neve fresca rende più bello quasi ogni paesaggio, nascondendone le imperfezioni e le asperità, e il ghiaccio non è solo qualcosa da ammirare mentre forma interessanti motivi sulle finestre, ma può essere utilizzato per andare in slitta, fare sculture e persino nuotare.

 

Atmosfere suggestive

Mosca all'italiana

Immersi nel paesaggio invernale, le cupole dorate, gli alberi sempreverdi, le sculture monumentali e le casette di legno emanano una singolare bellezza. La neve levigata che ricopre i giardini del Cremlino e le alte sponde della Moscova fanno da sfondo alla torre di Ivan in Grande e alle cupole delle cattedrali dell’Assunzione, dell’Ascensione e dell’Arcangelo. Questi antichi edifici sacri, situati nel cuore della città, sono simboli la Russia - così come il clima invernale, abbinati al quale danno vita una combinazione impareggiabile.

 

Poco lontano, sulla Piazza Rossa, la pista di pattinaggio e l’albero di Natale antistante al centro commerciale Gum, illuminato a festa, apportano un ulteriore tocco di magia.

 

Nella zona meridionale della città, nei pressi della fermata della metropolitana di Tulskaya, sorge l’antico monastero di Danilovsky, o San Daniele, con il suo portone rosa e le mura fortificate che circondano un variegato gruppo di chiese che sembrano fatte apposta per essere ammirate nelle giornate di neve. All’interno della cattedrale dei Santi Padri, del XVII secolo, la luce delle candele rischiara antiche icone e affreschi. Di fronte, circondata da abeti, sorge la cattedrale della Trinità, di gusto neoclassico, opera dell’architetto del Teatro Bolshoj Ospi Bove.

 

Tra le due si erge una piccola cappella dalla cupola dorata costruita nel 1988 per celebrare i mille anni dell’ortodossia russa. Il monastero di Danilovsky, residenza ufficiale del Patriarca, è protetto da guardie cosacche, che in inverno indossano stivali e cappelli di pelliccia. I visitatori che desiderano ammirare un paesaggio assolutamente incantato possono dirigersi invece verso il parco Kuzminki, nella tenuta di campagna di Ded Moroz - il Babbo Natale russo – a Sud-Est del centro di Mosca: una manciata di casette di legno dal fascino innegabile, soprattutto dopo il tramonto.

 

Sciare, nuotare e ammirare le sculture
Per godere della maestosa distesa di alberi che dal Parco Gorky raggiunge la valle del Setun non c’è bisogno di uscire al freddo: il paesaggio è infatti visibile dall’interno della stazione della metropolitana di Vorobyovy Gory (Colline dei passeri), dalle pareti di vetro, o dall’elegante locale panoramico che occupa il ventiduesimo piano di un edificio nei pressi di Leninsky Prospekt. Gli sciatori e gli snowboarder montano sullo skilift di Vorobyovy Gory per raggiungere la cima della collina. Per ulteriori opportunità di sciare, ci si può recare al Volen, appena fuori città, ma i gentili pendii che si snodano tra le foreste di betulla e caratterizzano i dintorni di Mosca si adattano soprattutto allo sci di fondo.

 

In inverno, nei fine settimana, le colline e i laghi della foresta e del parco di Pokrovskoye-Streshnevo, non lontano dalla stazione della metropolitana di Voikovskaya, pullulano di persone che vanno in slitta o sugli sci, partecipano alle rappresentazioni delle battaglie del passato o pescano sull’acqua ghiacciata, spesso seduti sulla superficie del lago senza nulla che li protegga dal freddo, se non una fidata bottiglia di vodka. Alcuni di loro non indossano nemmeno i guanti, per potersi accorgere di quando i pesci abboccano.

 

Aprire un buco nel ghiaccio e tuffarsi nell'acqua gelata è uno sport estremo molto diffuso in Russia. I morzhi (“trichechi”), che lo fanno regolarmente, si dicono certi che faccia bene alla salute. Se poi decidete di farlo il 19 gennaio, giorno dell’Epifania ortodossa, in cui tutte le acque sono considerate sacre, potete trarne anche dei benefici spirituali. In questo periodo dell’anno, il luogo migliore per vedere chi si tuffa nelle acque gelide (e magari tuffarsi a propria volta) è Serebryany Bor, raggungibile con l’autobus o il taxi dalla stazione della metropolitana di Polezhaevskaya.

 

In inverno, l’isola di Serebryany Bor è una meta irrinunciabile. Il suo nome, che significa “Foresta di abeti”, descrive alla perfezione ciò che il visitatore trova una volta arrivato qui. Per gli sciatori di fondo, questo è un paradiso, costellato da capanne per l’affitto di sci, lunghi sentieri che si snodano per la foresta e casette di legno che si affacciano tra gli alberi. Quando le temperature lo permettono, è possibile sciare anche sulla superficie del fiume. A un’estremità dell’isola si trova un locale decorato con cuscini di seta, che comprende anche una pista di pattinaggio all’aperto e scivoli di ghiaccio.

 

Il festival delle sculture di ghiaccio Vyugovey, allestito ogni anno in una zona diversa di Mosca, si terrà tra dicembre e marzo e sarà ospitato tra l’altro nel maestoso Centro espositivo di tutte le Russie (Vdnka), le cui statue dorate e memoriali appaiono splendenti nella neve. In occasione del festival degli scultori professionisti creano a partire da enormi blocchi di ghiaccio delle scene dettagliate che ogni anno si ispirano a un tema diverso, come i viaggi cosmici, i paesaggi del mondo o le favole.

 

La scultura di ghiaccio, che oggi rappresenta una forma d’arte diffusa a livello internazionale, nacque in Russia nel Diciottesimo secolo, quando l’imperatrice Anna commissionò all’architetto Peter Eropkin la progettazione di un palazzo di ghiaccio. Le epiche distese del parco Pobedi (della Vittoria) ospitano una raccolta di palazzi e personaggi, e ogni anno Ploschad Revolutsii (piazza della Rivoluzione) viene decorata con sculture di ghiaccio.

 

Navigare, pattinare e giocare a hockey sul ghiaccio
Il Radisson Royal Hotel (un tempo l’“Ukraina”) possiede una flotta di imbarcazioni rompighiaccio che possono navigare tutto l’anno il tratto di fiume che va dai gradini del grande grattacielo di epoca staliniana al Parco Gorky. La piccola crociera permette ai turisti di ammirare i famosi monumenti di Mosca attraverso le pareti di vetro dell’imbarcazione.

 

Una forma più rudimentale di navigazione sul ghiaccio è rappresentata dallo snow-kiting: uno sport simile allo sci d’acqua che si pratica però su delle superfici ghiacciate, e può raggiungere quasi i cento chilometri orari. L’enorme distesa di neve del fiume Moscova, nei pressi della stazione di Strogino, è una mecca per gli amanti di questo e di altri sport invernali. Mosca è il paradiso dei pattinatori, e non appena le temperature lo permettono, ovunque in città spuntano piste di pattinaggio che vanno ad aggiungersi alla superficie del laghetto del Patriarca, con i suoi tigli e le sculture di bronzo, ai tre chilometri di piste ghiacciate del Parco Gorky.

 

In Russia i giochi sul ghiaccio, come il broomball e il curling, sono molto diffusi, anche se l’hockey resta il più conosciuto. Mosca vanta almeno tre importanti squadre di questo sport, tra cui quella della Dinamo, fondata nel 1946 con la sponsorizzazione del Kgb. I visitatori che desiderano assistere a una partita della Dinamo, del Lokomotiv o del Cska possono acquistare i biglietti negli apposti chioschi sparsi per la città.

 

A Mosca, l’hockey su ghiaccio non è solo uno sport per professionisti: Guy Cranfield, un quattordicenne inglese che ha vissuto a Mosca per cinque anni, ricorda di aver praticato questo sport ogni domenica, quando giocava in una squadra giovanile organizzata da papà canadesi e russi. “È uno sport davvero molto veloce, quindi è importante concentrarsi. […] Non si tratta solo di segnare, ma soprattutto di divertirsi”. Per il giovane Cranfield, l’hockey sul ghiaccio rimane “la cosa più bella di tutta la Russia”.

 

Per ulteriori informazioni:

Museo del Cremlino

Monastero Danilovsky

Lo Sky Lounge

Parco Volen

Il Festival delle sculture di ghiaccio Vyugovey (solo in russo)

Crociere a bordo dei battelli rompighiaccio

Hockey su ghiaccio: cliccare qui (sito Dinamo) e anche qui (sito Cska), oltre che su altri siti (in russo)

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