Galina Vishnevskaya, la grande cantante di opera russa, è deceduta lo scorso undici dicembre all'età di ottantasei anni.
Nata a Leningrado nel 1926, Vishnevskaya era stata testimone del lungo assedio della sua città natale. Verso la fine della guerra iniziò a cantare in un coro, divenendo in seguito cantante solista presso l’Operetta regionale di Leningrado. Per un breve periodo, negli anni Cinquanta, si esibì “estrada” con una varietà di brani, e nel 1952 fu accettata dal Teatro Bolshoj come apprendista. Oltre a possedere una fantastica voce lirico-drammatica da soprano, Vishnevskaya studiò sempre e instancabilmente.
Fu interprete dei ruoli più impegnativi del repertorio italiano e di quello russo – fu Tatiana nell'“Evgenij Onegin” di Tchaikovsky e ricoprì il ruolo di protagonista nell'“Aida” di Verdi. Il suo repertorio era vastissimo, e oltre a essere diretta da tutti i più grandi direttori della sua epoca, tra cui Herbert von Karajan e Aleksandr Melik-Pashaev, si esibì insieme ai leggendari tenori russi Lemeshev e Kozlovsky e divise il palco anche con Placido Domingo, Dietrich Fischer-Dieskau e Birgit Nilsson.
Nel 1955, dopo un frenetico corteggiamento durato solo quattro giorni, Galina Vishnevskaya sposò il violoncellista, direttore d'orchestra e compositore Mstislavs Rostropovich, insieme al quale visse per cinquantadue anni sino alla morte di lui, sopraggiunta nel 2007. La coppia si esibì insieme in tutto il mondo e in molte occasioni, nelle quali lui l'accompagnava al piano o la dirigeva.
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