Moda, la sottile linea del gusto

Tatiana Souchtcheva (Foto: Calogero Russo)

Tatiana Souchtcheva (Foto: Calogero Russo)

L'imprenditrice Tatiana Souchtcheva, in Italia dal 1993, racconta la nascita di un'azienda che da anni rafforza i legami tra i due Paesi nel segno del fashion style

L’impresa più ambiziosa è diffondere la moda russa in Italia, la patria per eccellenza del fashion e del gusto. "Di più, vi farò innamorare: anzi, è più corretto parlare al presente, visto che sta già succedendo". A parlare è Tatiana Souchtcheva, imprenditrice russa di Samara (una delle città più grandi della Federazione, situata sulla riva sinistra del fiume Volga), ma dal 1993 trapiantata in Italia.

"Un arrivo motivato da ragioni sentimentali, che da temporaneo si è trasformato in permanente per lo stupore provato nell’assaporare la bellezza di questo Paese, che si rinnova ogni volta che visito una nuova città, spiaggia, luogo d’arte", sottolinea. Giunta a Padova, Tatiana ha messo da parte gli studi universitari in Fisica Teorica conseguiti nella città natale e il master in Psicologia a San Pietroburgo per lanciare un’azienda, denominata Società Italia.

"Con il mio socio Roberto Chinello ci siamo interrogati sulle possibilità di business tra i Paesi rese possibili dal disgelo in atto in quegli anni ed è nata l’idea di proporre ai distributori russi prodotti tipici italiani, dai vini ai biscotti, alla moda". Un’esperienzadurata tre anni, quanto è bastato per comprendere che la strada maestra per emergere era puntare sulla specializzazione.

"Per garantire un vero valore aggiunto ai clienti dovevamo limitarci a un ambito più ristretto e così abbiamo privilegiato la moda, che sentivo di più nelle mie corde". Da qui la scelta di approdare a Milano, la città della moda per antonomasia, con l’obiettivo di farsi conoscere e costruire un catalogo di brand da proporre ai distributori russi.

"Sono arrivata sola in città, dopo aver trovato la prima azienda disponibile a darmi ascolto: si trattava di Blumarine, che è diventata nostra cliente e da allora non ci ha più lasciati". Negli anni successivi il business è cresciuto e le due sedi di Milano e Padova si sono arricchite di professionalità russe e italiane: oggi sono 70 gli assunti, mentre i clienti della distribuzione in Russia sono 700 circa, presenti in 130 città, tra cui molte delle più importanti boutique di lusso.

"Offriamo un servizio a 360 gradi ai clienti russi: non solo li accompagniamo presso gli showroom, ma offriamo loro anche consulenza su fiere e manifestazioni da seguire, li aiutiamo nella scelta dei partner e curiamo i business plan per la crescita internazionale". Una volta in Italia, il buyer viene accompagnato in una full immersion nella Penisola.

"Organizziamo visite guidate ai musei, aperitivi all’interno di location prestigiose, visite alle città d’arte e a quelle di mare". Cosa apprezzano in particolare i russi dell’Italia? "Innanzitutto gli italiani - sorride -. La vostra capacità innata di affrontare i problemi con un pizzico di leggerezza che aiuta a trovare più rapidamente la soluzione. Lo spirito russo, alcontrario, è più portato all’introspezione: del resto lo si vede chiaramente negli autori più famosi come Cechov, Stanislavskij e Dostoevskij".

Quanto ai luoghi dell’Italia, "le città d’arte come Firenze, Venezia e Roma piacciono almeno quanto le località di mare. L’aspetto più strabiliante dell’Italia, penso alla Sicilia, ma si possono fare anche altri esempi, è la presenza - a pochi chilometri di distanza - di tesori naturali e culturali, combinati con una cucina straordinaria". Come è cambiato lo Stivale in questi 19 anni, visto dai suoi occhi? "Moltissimo. Con la fine del posto fisso prima e l’avvento della crisi economica poi, molte cose sono cambiate nello spirito: si va meno al ristorante, si spende meno nei negozi, c’è meno voglia di festeggiare".

E qual è stata l’evoluzione in Russia in questo periodo? "Siamo molto più vicini all’Occidente rispetto al 1993; inoltre l’economia continua a crescere e questo è positivo per la popolazione. Tuttavia c’è la sensazione di uno scadimento degli standard educativi, che un tempo erano eccellenti nel Paese".

Tornando al discorso iniziale, Tatiana è impegnata anche su un altro fronte: mettere in contatto designer russi e mondo della moda milanese, con l’obiettivo di sviluppare soluzioni innovative per il mercato. "So che a qualcuno potrà sembrare strano, ma anche i russi possono dare qualcosa al genio italico del fashion", aggiunge. Così nei giorni scorsi Società Italia ha organizzato a Milano il Festival della Moda Russa, selezionando undici talenti del design provenienti dalla Federazione e dai Paesi ex-sovietici, che hanno potuto mettere in mostra, davanti agli occhi di stilisti e i critici del settore, le loro creazioni.

"Siamo in un’epoca in cui il principale fattore di arricchimento è costituito dalla capacità di contaminarsi reciprocamente. Gli spostamenti si sono moltiplicati e questo crea più occasioni. Con questo evento vogliamo contribuire a cercare le strade di collaborazione nel business tra i due Paesi", conclude l’imprenditrice.

Il reportage è stato pubblicato sul numero cartaceo di "Russia Oggi" del 22 novembre 2012

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