Proteste di piazza, un anno dopo

Il giornalista e scrittore Sergei Parkhomenko, membro del Consiglio di Coordinamento dell’opposizione (Foto: Itar-Tass)

Il giornalista e scrittore Sergei Parkhomenko, membro del Consiglio di Coordinamento dell’opposizione (Foto: Itar-Tass)

Si avvicina l'anniversario delle manifestazioni che hanno interessato la Russia nel dicembre 2011 e l'opposizione di prepara a scendere nuovamente in strada

Il Consiglio di Coordinamento dell’opposizione sta valutando la possibilità di organizzare intorno al 10 dicembre 2012 un corteo di grande portata per celebrare il primo anniversario delle manifestazioni russe di protesta. È quanto ha dichiarato un membro del Consiglio di Coordinamento, il giornalista e scrittore Sergei Parkhomenko.

Sulla sua pagina Facebook ha reso noto di aver “inviato a tutti i membri una lettera nella quale descrive la proposta per celebrare l’anniversario dell’inizio delle manifestazioni di protesta dell’inverno 2011”. L’idea e la proposta appartengono, come ha precisato il giornalista, a un “gruppo di cittadini” composto da nove persone: lo scrittore e giornalista Dmitri Bykov, la conduttrice televisiva Ksenia Sobchak, il biologo Mikhail Gelfand, i presentatori Mikhail Shatz e Tatiana Lazareva, Sergei Parkhomenko, il giornalista  Filipp Dzyadko, il blogger Rustem Adagamov e il regista Vladimir Mirzoev.

La lettera suggerisce di predisporre fin da subito l’ordine del giorno di dicembre 2012, per organizzare nel minor tempo possibile tale iniziativa. Tra i punti esaminati in questo ordine del giorno compaiono i seguenti avvenimenti: all'interno del dibattito sulla data migliore da scegliere – l’8 o il 9 dicembre 2012 – si propone di scegliere il 9 (“en passant, è la famosa festa di San Giorgio”, ha dichiarato Sergei Parkhomenko); organizzare l’evento sotto forma di corteo e di raccolta di firme senza meeting, discorsi dal pulpito o conclusivi.

“Lo scopo del corteo è la raccolta di 100mila voci di persone reali, vive, in carne e ossa, per sostenere un insieme di rivendicazioni politiche semplici e chiare. È questa famosa iniziativa politica dei 100mila cittadini che, secondo Putin, sarà esaminata dalla Duma come iniziativa legislativa”, scrive Parkhomenko.  A chi parteciperà all’evento di San Giorgio verrà chiesto di arrivare con un questionario prestampato che dovrà firmare in calce con il proprio nome per approvare l’iniziativa.

Tale modulo, una volta compilato, andrà poi consegnato ai volontari incaricati di raccoglierlo. L'obiettivo dell’evento è sostenere un ricambio al potere, oltre “all’attuazione della principale rivendicazione, passando dalle parole ai fatti, formulata dalla gente comune ai militanti dell’opposizione”.

Parkhomenko ha dichiarato che la decisione finale sulla data dell’evento dovrà essere presa dal Consiglio di coordinamento il 24 novembre 2012, in occasione di una normale riunione. Parkhomenko ha inoltre dichiarato che si tratta di una “grande campagna politica, il cui significato è la formazione graduale di un programma politico dell’opposizione e l’allargamento dei suoi sostenitori”.

In parallelo, un sondaggio condotto di recente dalla Fondazione Opinione Pubblica ha dimostrato che quasi un quarto dei russi (24 per cento) conosce o ha sentito parlare del Consiglio di Coordinamento dell’opposizione. Tra questi, la maggioranza (35 per cento) ritiene che questo Consiglio non costituirà una forza politica influente.

Soltanto l’8 per cento la pensa al contrario e il 57 per cento non ha voluto esprimersi. Si deve sottolineare che la maggior parte di coloro che credono che il Consiglio diventerà una forza politica rilevante sono pronti a partecipare a iniziative di protesta. Si tratta in genere di giovani in possesso di un diploma di istruzione superiore, dell’elettorato di Mikhail Prokhorov e di Russia Giusta. Costoro credono che il “potere abbia bisogno dell’opposizione”, che questo “Consiglio non sia stato eletto invano e che ormai se ne dovrà tener conto”,  che “il Consiglio di coordinamento esprime le opinioni di buona parte della società” e che “ di esso fanno parte persone degne, autorevoli ed efficienti, piene di nuove idee”.

Il futuro del Consiglio di Coordinamento dell’opposizione lascia particolarmente scettici soprattutto i moscoviti, le persone che guadagnano più di 20mila rubli (500 euro), i residenti dei centri urbani con una popolazione compresa tra i 250mila e il milione di abitanti, le persone di mezza età con un diploma di istruzione superiore.

Secondo loro, le “autorità non permetteranno al Consiglio di acquisire maggiore influenza”, “le persone che ne fanno parte non ispirano  fiducia, sono sconosciute e non godono di un appoggio di massa”, “nel Consiglio non c’è consenso e i suoi membri non hanno obiettivi comuni”, e “il Consiglio opera soltanto grazie ai soldi che riceve dall’Occidente”.

Secondo la Fondazione Opinione Pubblica, il 21 per cento dei russi vuole che il Consiglio diventi una forza politica influente, mentre  il 34 per cento non lo desidera. Tra coloro che auspicano che lo diventi, vi sono per lo più giovani con diploma di istruzione superiore, persone decise a prendere parte alle manifestazioni e sostenitori di Mikhail Prokhorov. Sono invece contrari alla prospettiva che il Consiglio acquisti più influenza i moscoviti e i residenti di città che contano dai 250mila al milione di abitanti.

Le persone intervistate ai fini del sondaggio sono state invitate a esprimere il loro atteggiamento anche nei confronti dei 20 membri del Consiglio di Coordinamento dell’opposizione che hanno ottenuto il maggior numero di voti in occasione dell’elezione di questo organo.

I tre che occupano i primi posti in base alle preferenze ricevute  sono la conduttrice televisiva Tatiana Lazareva (il 31 per cento degli abitanti delle città ha di lei un’opinione positiva, l’8 per cento negativa e il 37 per cento non la conosce), il campione di scacchi e leader del “Fronte unito dei cittadini” Garry Kasparov (il 28 per cento degli abitanti delle città ha di lui un’opinione positiva, l’13 per cento negativa e il 28  per cento non lo conosce), e il presentatore  Mikhail Shatz (il 18 per cento degli abitanti delle città ha di lui un’opinione positiva, l’8 per cento negativa, il 52 per cento non lo conosce).  


Il membro del Consiglio del coordinamento dell’opposizione più famoso è la conduttrice televisiva Ksenia Sobchak (soltanto l’11 per cento dei russi non la conosce), che tuttavia rientra anche nella classifica dei leader più malvisti: il 49 per cento degli abitanti delle città la considera negativamente, e solo il 16 per cento l’apprezza.

Il 7 per cento degli intervistati ha un’opinione  favorevole di Sergei Udaltsov e di Alexei Navalny. Il 21 per cento degli intervistati ha un parere sfavorevole nei confronti di Udaltsov e il 52 per cento dei russi non lo conosce. Navalny è apprezzato soltanto dal 16 per cento dei russi, mentre il 55 per cento degli intervistati non lo conosce. 

L'articolo originale è stato pubblicato su Ekspert

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