Russia, sale il prezzo della vodka

Aumenta il costo della bevanda alcolica nazionale che registrerà un +36 per cento a partire dal 1° gennaio 2013. Un provvedimento voluto per combattere la diffusione di superalcolici adulterati

La vodka diventa “cara”. Quella che viene considerata ancora oggi la bevanda alcolica nazionale russa aumenta di prezzo (+36 per cento), e non potrà costare meno di 170 rubli (circa 4 euro), a fronte dei 125 medi di oggi (circa 3 euro).

La decisione è stata presa dal servizio federale per la regolamentazione del mercato degli alcolici, nel tentativo di combattere la diffusione di vodka e alcolici adulterati. Il provvedimento riguarda infatti non solo la vodka, ma tutte le bevande con tasso alcolico superiore al 28 per cento.

La nuova normativa entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2013.

Attualmente in Russia sono moltissime le distillerie che producono vodka, così come in Polonia e in molti altri Paesi dell'Est. Una produzione che nei primi sei mesi del 2012 ha toccato nuovi picchi: secondo quanto riportato da Komsomolskaia Pravda, a giugno 2012 in Russia si sono contati 40 milioni di litri di vodka distillati in più rispetto al mese precedente.

Secondo quanto riportato dal giornale, inoltre, nel 2012 la Russia ha toccato una produzione da record rispetto agli ultimi dieci anni: 96 milioni di litri prodotti, contro i 56 di maggio 2012.

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