I fratelli Strugatskij (Foto: Ria Novosti)
Insieme al fratello Ardaky, morto nel 1991, ha segnato la storia della letteratura. Ora se ne è andato anche lui, spegnendosi all’età di 79 anni dopo una lunga malattia. Boris Strugatskij, uno dei due fratelli che insieme hanno profondamente influenzato il corso della letteratura mondiale, è considerato uno dei padri della fantascienza.
Quando nel 1957 i fratelli Strugatskij iniziarono a scrivere il loro primo libro, probabilmente non immaginavano che nell’arco di dieci anni sarebbero diventati i promotori di una nuova enorme corrente letteraria che avrebbe coinvolto tutto il Paese. Negli anni Sessanta e Settanta la popolarità di questi due scrittori superò addirittura quella dell'autore tedesco Erich Maria Remarque ed Ernest Hemingway.
I loro libri venivano pubblicati uno dopo l’altro. “È difficile essere un dio”, “Lo scarabeo nel formicaio”, “La seconda invasione dei marziani” e molti altri, nonostante l’enorme tiratura, andarono a ruba immediatamente. In quegli anni, forse, in tutto il Paese non c’era una sola persona che non avesse letto i fratelli Strugatskij.
Essi non solo erano i più famosi scrittori di fantascienza dell’Unione Sovietica, ma anche gli unici autori sovietici che vennero riconosciuti incondizionatamente come autori di un nuovo genere in tutto il mondo. I loro lavori vennero tradotti in più di una trentina di lingue, per un totale di 321 case editrici solo all’inizio del 1991 che diffusero le loro opere in 27 diversi Paesi del mondo.
Il genere fantascientifico in Russia è molto seguito anche oggi, basti pensare all'enorme successo ottenuto dallo scrittore Dmitri Glukhovsky con la serie "Metro 2033", alla quale ha partecipato anche l'italiano Tullio Avoledo.
Secondo quanto riportano i mezzi di informazione russi, la salma dello scrittore verrà cremata.
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