Il russo si sta piano piano imponendo nel mondo, ed è diventato il terzo idioma più parlato dopo cinese e inglese (Foto: Photoxpress)
Il russo diventa "international". Sempre più gente comunica con l’idioma di Tolstoj e Dostoevskij, e non stupisce che la lingua russa sia diventata la terza più parlata, dopo cinese e inglese. La notizia è stata annunciata dal presidente dell’Università Statale di San Pietroburgo, nonché presidente dell’Associazione Internazionale degli Insegnanti di Lingua e Letteratura russa, Ludmila Verbitskaya.
“Posso assicurarvi che la nostra lingua è conosciuta da oltre mezzo miliardo di persone”, ha affermato Verbitskaya in occasione del Congresso Mondiale dei Connazionali. Cinquecento milioni di uomini e donne che scrivono e leggono il cirillico. E sono destinati ad aumentare.
Un duro colpo per lo spagnolo, che ha dovuto cedere il posto alla lingua slava, “retrocedendo” in quarta posizione. “Il nostro idioma non occupa più il quarto posto – ha spiegato Ludmila Verbitskaya -. Ora siamo terzi nel mondo, dopo cinese e inglese”.
La lingua degli zar è infatti insegnata in un centinaio di Paesi: una spinta data non solo da motivi culturali, ma anche da interessi economici che negli ultimi anni hanno fatto lievitare il numero di persone che si avvicinano all’alfabeto cirillico.
"È cambiato il modo di approcciarsi alla Russia e alla sua lingua – ha fatto sapere Ludmila Verbitskaya -. Molti Paesi hanno messo da parte lo scetticismo che avevano nei nostri confronti, e guardano alla Federazione come un’opportunità di investimento”. In questo, ovviamente, la lingua gioca un ruolo fondamentale.
Lo ha capito anche il primo ministro russo Dmitri Medvedev, intezionato a investire sulla diffusione del cirillico. Durante la sesta assemblea del fondo “Russkij Mir”, dedicata per l’appunto alla lingua e alla storia russa, il primo ministro ha affermato che il governo si farà carico della diffusione della lingua, investendo nei prossimi anni sulla sua promozione all’estero.
“È tempo di studiare il russo!”, ha esclamato Medvedev in inglese, quasi volesse rivolgersi agli ospiti stranieri presenti in sala.
“Vogliamo dare grande importanza alla questione linguistica – ha dichiarato Medvedev, ripreso da Interfax -. Entro il 2015 contiamo infatti di portare a termine un programma di sostegno per la lingua russa, e per l’apertura di nuove scuole di lingua all’estero”.
Un progetto che richiede ovviamente importanti investimenti. “Per fare questo, sono necessari soldi – ha aggiunto -. Ma sono anche sicuro che ci sia un interesse crescente nei nostri confronti, e per questo vale la pena investire”.
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