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Alexey Vasiliev, Girl, 2012 |
Il mercato dell'arte contemporanea internazionale ha già da tempo riconosciuto la strategica importanza dei collezionisti provenienti dalla Federazione Russa, attenti compratori durante le maggiori aste di settore a Londra e New York. Com'è ovvio che sia, l'ascesa dei collezionisti ha portato con sé anche un'importante crescita delle quotazioni degli artisti russi, dagli impressionisti fino ai contemporanei.
In Italia, in particolar modo a Milano, alcuni galleristi hanno riconosciuto l'enorme potenziale degli artisti della Federazione da anni, come la galleria Nina Due e la Laura Bulian Gallery.
Nell'ultima edizione di una delle più rinomate fiere d'arte contemporanea italiana, "Artissima", a Torino (8-11 Novembre 2012), la presenza russa non ha mancato di farsi notare, con la partecipazione della moscovita Triumph Gallery, importante realtà del panorama russo che ha fatto conoscere tra le prime a Mosca le opere di nomi internazionali come Damien Hirst.
La Triumph è alla sua prima apparizione in Italia e ad "Artissima", ma la fiera non è nuova a partecipazioni russe: nel 2010 c'era la moscovita Regina Gallery, che non ha però replicato l'esperienza.
Come spiegano dalla galleria, la Triumph tra i suoi clienti vanta già alcuni importanti nomi di collezionisti nostrani, ma allargare il proprio raggio d'azione sull'Italia è certamente lo scopo (a quanto dicono riuscito) della partecipazione all'evento, a dimostrazione che nonostante la crisi i nostri compratori continuano ad avere un importante spazio sulla scena internazionale.
All'evento la Triumph ha portato cinque artisti russi e una ucraina, affiancando nomi già affermati , come il duo Vinogradov & Dubossarky, al fianco di giovani proposte, come Taisiya Korotkova.
Tutte le opere scelte hanno dimostrato l'attenzione della galleria verso un'arte figurativa, pop e appariscente, ricca di colori e immagini oniriche basate sull'osservazione della realtà. Esempio perfetto sono le tele proprio della giovane Taisiya Kortokova, che nella sua serie “Reproduction” immortala con tinte accese immagini all'interno di sale ostetriche, mostrando il lato meccanico dell'azione medica, più che le emozioni del momento.
Molto interessante, poi, la scelta di mostrare l'installazione video “Allegoria sacra” del collettivo russo AES+F, nato alla fine degli anni '80 e già esposto in importanti spazi in tutta Europa. Il coloratissimo e accattivante video prende (molto liberamente) ispirazione dai quadri rinascimentali di Giovanni Bellini, richiamando un legame che da sempre esiste tra la produzione artistica russa e quella italiana. Prima di apparire ad "Artissima" l'opera è stata presentata alla Biennale di Mosca del 2011.
Presentare artisti al panorama internazionale è uno dei fini della partecipazione alle fiere, ma la vendita diretta al cliente rimane la chiave del giudizio sulla buona riuscita dell'evento. A giudicare dall'attenzione del pubblico di Torino l'operazione sembra riuscita.
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