Il governatore della Regione di Mosca, Sergei Shoigu (a sinistra), prende il posto di Anatoly Serdyukov (a destra) al Ministero russo della Difesa (Foto: RIA Novosti / Alexei Nikolsky)
Putin manda a casa il ministro della Difesa. Il Presidente della Federazione Russa ha destituito Anatoly Serdyukov, nominando al suo posto Sergei Shoigu, fino a questo momento governatore della Regione di Mosca. La decisione è stata resa nota il 6 novembre 2012 e arriva dopo lo scandalo finanziario che ha colpito l’ex ministro.
“Data la situazione che si è venuta a creare attorno al Ministero della Difesa, ho deciso di dimettere dai suoi incarichi Serdyukov, al fine di creare le condizioni per un'indagine obiettiva su tutti i problemi sorti”, ha dichiarato il Presidente russo Vladimir Putin, ripreso dall’agenzia di stampa Ria Novosti.
Fondata nel 2008, la holding conta 275 imprese impegnate nei servizi di outsourcing forniti alle forze armate. Le aziende di Oboronservice sono coinvolte in una vasta gamma di attività: la modernizzazione delle armi, le uniformi militari ecc. Tra le altre cose, Oboronservice si occupa delle proprietà del Ministero della Difesa destinate alla vendita. Il patrimonio della holding è stimato in 194 miliardi di rubli
Il riferimento è al recente scandalo su una società controllata dal Ministero della Difesa. Il Comitato investigativo russo, il 25 ottobre 2012, aveva comunicato che Oboronservice, società controllata dalla Difesa, era coinvolta in un'inchiesta penale avviata sulle accuse di frode che coinvolgono beni dello Stato. Gli inquirenti hanno sondato le operazioni dell'Oboronservice e avviato cinque procedimenti penali in una sola volta. Le autorità si stanno concentrando sulla società che si occupa della gestione di immobili militari, scoprendo tracce di appropriazione indebita. I sospetti sono su diversi dipendenti del Ministero della Difesa, alcuni dei quali vicini all'ex ministro.
Secondo Putin, il nuovo ministro Shoigu, cui ha personalmente comunicato la sua decisione, dovrebbe essere la persona adatta per “proseguire uno sviluppo dinamico delle forze armate, provvedendo all’adempimento della difesa dello Stato e di quegli ambiziosi piani per l’ammodernamento dell’esercito”. Sorpreso lo stesso Shoigu, che ha dichiarato: “Farò tutto ciò che mi è possibile per non deludere le aspettative”. Mentre il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha sottolineato che “la decisione è stata presa personalmente dal Presidente”.
Tornando alla vicenda di Serdyukov, molti esperti ritengono l'inchiesta sia un attacco allo stesso ministro. Secondo RBC Daily, uno dei motivi alla base del conflitto potrebbe essere radicata in acquisti di armi di fabbricazione straniera e attrezzature per le forze armate, attività coordinata da Serdyukov e Dmitri Rogozin, vice primo ministro responsabile del settore della Difesa.
È il secondo ministro civile russo della Difesa. Ha dato il via a una radicale riforma dell'esercito russo, che è stata il segno distintivo del suo ufficio. Numerosi oppositori della riforma lo accusano di adottare un approccio puramente manageriale sulle questioni della Difesa e sulle forze armate. I suoi sostenitori riconoscono l'importanza della sua riforma dell'esercito, che aveva perso la sua capacità di combattimento: riarmo e nuove attrezzature su modelli mondiali standard
Ma l'analista politico Stanislav Belkovsky non è d'accordo. "Secondo le mie fonti, sono il capo dello staff del Presidente Sergei Ivanov e l'ex ministro delle Finanze Alexei Kudrin a essere scontenti di Serdyukov. Serdyukov ha di fatto isolato Kudrin da tutto ciò che sta succedendo nel Ministero della Difesa e Kudrin si è sempre opposto all'aumento dellla spesa militare”, ha commentato Belkovsky a RBC Daily.
Anche Pavel Salin, analista politico del Centro di Valutazioni politiche, vede motivazioni politiche negli sviluppi della vicenda. "Alla fine, ci sono due obiettivi -, ha riferito in diretta a Kommersant FM. - In primo luogo, colpire Serdyukov nella sua idea di esternalizzare la manutenzione dell'esercito al massimo. In secondo luogo, stanno cercando lo sporco nel ministro e una lobby sarebbe dietro l'attacco”.
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