Web, l'esordio della black list

È entrata in vigore in Russia la nuova normativa contro i siti Internet considerati illeciti: “Un modo per proteggere i minori da contenuti pericolosi”, fanno sapere. Ma c’è già chi parla di censura

A nulla sono servite le proteste contro la black list dei siti Internet: il 1° novembre 2012 in Russia è entrata in vigore la legge sulla “difesa dell’informazione”, voluta per “arginare contenuti pericolosi” quali pornografia, droga e istigazione al suicidio.

Approvata a luglio 2012 dalla Duma, la camera bassa del parlamento russo, la nuova normativa prevede la chiusura di quelle pagine Web considerate “illecite”. La lista nera può essere consultata attraverso un sito (www.zapret-info.gov.ru), che riporta, previo inserimento di un preciso link, le pagine da bannare.

“Durante le prime 24 ore di attività, la pagina Web zapret-info.gov.ru ha registrato oltre cinquemila verifiche, molte di più rispetto a quelle previste”, ha fatto sapere Roskomnadzor, l’agenzia federale russa che si occupa di comunicazioni, tecnologie informatiche e mass media, ripresa da Ria Novosti.

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