La Russia è ricca di giacimenti petroliferi (Foto: AP)
L’Agenzia federale russa per l’utilizzo del sottosuolo ha annunciato che a dicembre 2012 si svolgerà l’asta pubblica per lo sfruttamento di un nuovo bacino petrolifero nella Regione di Krasnoyarsk, in Siberia.
Si tratta del bacino chiamato Lodocnoe, confinante con uno appartenente alla Rosneft. Dice il vice responsabile dell’Agenzia Federale Ivan Kurbatov: “Negli ultimi anni questa regione sta facendo notevoli progressi nello sfruttamento degli idrocarburi, ma non solo. Oltre ai progetti d’estrazione, si tratta di un nuovo oleodotto che darà impulso alle infrastrutture e all’industria di tutta le regione”.
Oggi sono in funzione diverse miniere di rame e nichelio con presenza di platinoidi. Per l’estrazione di oro siamo all’avanguardia. Molti bacini di potenziale sviluppo sono in attesa degli utilizzatori e questo riguarda prima di tutte le terre rare sempre più richieste nelle alte tecnologie e attualmente quasi monopolio assoluto della Cina.
Aggiunge Ivan Kurbatov: “In Yakutia, a Irkutsk, nella regione di Tuva vi sono giacimenti che coprono tutto lo spettro delle terre rare, ma il loro sfruttamento sarà possibile soltanto attraverso grandi investimenti nelle infrastratture. In questa direzione sono stati fatti alcuni passi con la costruzione di un ponte sull’Angara e l’entrata in esercizio della seconda turbina della centrale di Boguciani”.
Momento cruciale per le società impegnate nella prospezione geologica e nel settore estrattivo, rimane il problema degli investimenti, in quanto le strutture finanziarie non sono propense a rischiare. Aggiunge Ivan Kurbatov: “Al giorno d’oggi non vi sono state ancora offerte complete, ma solo offerte di acquisto di pacchetti azionari. Sarà necessario modificare le leggi esistenti e introdurre il concetto di investimento a rischio”.
Inoltre non possiamo non tener presente che la regione di Krasnoyarsk è immensa e comprende un territorio superiore a quello di Germania, Francia, Italia e Spagna messe insieme. Nel 2011, nella prospezione geologica sono stati investiti 15 miliardi di rubli (circa 500 milioni di dollari) indubbiamente insufficienti per avviare un autentico sfruttamento industriale.
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