Una coppia di imprenditori russi si è tuffata nel business del mangiar sano, per diffondere anche tra le tavole della Federazione una cultura alimentare più consapevole (Foto: PhotoExpress)
Maria Kolosova e Dmitri Pronin si sono conosciuti mentre stavano lavorando allo stesso progetto di sviluppo. Kolosova era stata contrattata in qualità di consulente esterno per il gruppo Uralsib, dove Pronin ricopriva una posizione di primo piano. I due si sono accorti subito di avere molto in comune: entrambi cercavano di condurre uno stile di vita sano. Kolosova è una maratoneta e Pronin pratica sport a livello amatoriale. Ed entrambi erano interessati ad avviare un'impresa.
Quando il progetto di sviluppo alla Uralsib è stato interrotto a causa della crisi mondiale, Kolosova e Pronin hanno deciso di provare ad lanciare insieme un’attività basata sul loro interesse comune, e pensata per gli impiegati in ufficio.
“Dmitri mi portò dall’Europa una valigia piena di prodotti contrassegnati come cibi sani, ma molti di essi contenevano maionese, conservanti e aceto - afferma Kolosova -. Così iniziai a realizzare le mie ricette direttamente nella mia cucina”.
Kolosova e Pronin hanno deciso di chiamare la loro società Healthy Food, lavorando alla creazione di menù per il pranzo che rispecchiassero la loro etichetta. Volevano offrire una vasta scelta di pietanze. Hanno così preparato cheesecake a basso contenuto di grassi e wrap ripiene di carne, verdure e pesce freschi. Hanno sostituito la maionese con una finissima crema a base di formaggio brie finlandese e panna e due salse a base di sedano e mirtilli rossi.
Nel gennaio 2009 hanno aperto la loro prima caffetteria Healthy Food nel centro d’affari di Krylatskie Kholmy, un centro che ospita circa 10mila impiegati. Kolosova e Pronin hanno assunto uno stuolo di cuochi, ma Kolosova si è accorta ben presto che avviare una piccola attività richiedeva molte più ore di quante ne potesse pagare. “I cuochi andavano a casa di notte e a volte dovevo cucinare io e chiedere aiuto ai miei figli”, confessa Kolosova. Dopo sei mesi, i due partner sono riusciti a pagare, con i profitti del progetto, i loro primi stipendi.
Il progetto ha richiesto circa 10 milioni di rubli (circa 250mila euro) di investimenti durante il primo anno. Kolosova è stata costretta a vendere il suo bilocale a Mosca, Pronin a vendere l’auto, azioni e il suo orologio Patek Philippe del valore di 20mila dollari.
“Molte persone non sentono il bisogno di mangiare sano, quindi dobbiamo cercare di inculcare questa idea nella società”, afferma Kolosova. L’imprenditrice ha iniziato a tenere regolarmente dei corsi di formazione aziendale, basati su come condurre uno stile di vita sano, dando inoltre consigli sulle scelte alimentari e su come introdurre dei piccoli esercizi fisici nella routine quotidiana dell’ufficio. Questa attività secondaria ha gettato le basi per la campagna di marketing di Healthy Food.
L'impresa ha aperto diverse nuove caffetterie, ma una su cinque ha dovuto chiudere per mancanza di lavoro, ma anche questo faceva parte della curva di apprendimento. “Abbiamo acquisito esperienza e non apriamo più caffetterie nei posti sbagliati”, spiega Kolosova. A oggi, Healthy Food vanta 14 caffetterie di successo.
Cibi
salutari da un distributore automatico?
La società ha iniziato,
durante il suo primo anno, con la vendita di cibi nei distributori automatici.
Pronin afferma che
gli specialisti del settore erano inizialmente scettici riguardo alla
possibilità di vendere prodotti rapidamente deperibili in distributori
automatici. Ma i due partner erano convinti che i distributori automatici
fossero una parte importante del loro progetto commerciale. Ed è abbastanza
facile riuscire a convincere un ufficio
ad accettare un distributore automatico,
dal momento che occupa poco spazio.
Poi, non appena gli impiegati si
abituano al menù proposto, è più
semplice convincere l'amministrazione ad aprire anche una caffetteria. Oggi l'impresa possiede più di 30 macchine, che costituiscono il 10-15 per cento degli incassi totali del
gruppo Healthy Food.
Kolosova ammette che è difficile controllare la qualità dei prodotti deperibili nei distributori automatici, per questo motivo l'azienda collabora con i fornitori e i consumatori per prevenire eventuali reclami circa i controlli di qualità. “Per prima cosa, controlliamo la temperatura del distributore su ogni scaffale, ci assicuriamo che la qualità dei cibi sia stata verificata all’acquisto dai fornitori, e poi risarciamo eventuali clienti insoddisfatti con altri nostri prodotti - spiega Kolosova -. Una volta, una ragazza ci ha chiamato lamentandosi della presenza di muffa sulla cheesecake che aveva acquistato. Abbiamo indagato e scoperto che un nuovo dipendente, responsabile del packaging, aveva messo le fette di torta ancora calde nei contenitori di plastica, senza aspettare che si raffreddassero. Come risultato, il vapore condensato ha fatto sì che si formasse la muffa”.
Uno dei principali problemi di produzione è che i fornitori di ricotta non rispettano spesso il requisito, stabilito dal contratto, secondo cui il formaggio fresco deve avere una conservabilità di 10 giorni. Healthy Food ha dovuto cambiare i fornitori di ricotta sei volte negli ultimi mesi.
Piccola fetta di un piccolo mercato
Secondo la società di ristorazione
Sodexo, la capacità del mercato russo
del catering aziendale è di circa
6 miliardi 700 milioni di euro. Secondo Denis Shershnev, analista del gruppo Sodexo, i servizi di outsourcing rappresentano un
miliardo e mezzo di euro del totale.
I principali attori del mercato russo oltre a Sodexo, sono CorpusGroup e
Megafoods (entrambi specializzati
in strutture industriali), CantinaCity (che si rivolge a uffici), Omc, e CompassGroup. Anche i ristoratori locali stanno cercando di avvicinarsi a questo mercato.
Secondo Ernest Lepsky, direttore generale della società di ristorazione LanCh, quasi tutti gli attori del mercato del catering aziendale offrono attualmente dei menù sani. Shershnev afferma: “Una caffetteria che promuove un’alimentazione sana ha ottime possibilità di crescita. Dubito invece che la vendita di alimenti, etichettati come sani, in distributori automatici abbia un futuro”. L’analista aggiunge che i distributori automatici non vengono associati a cibi sani e freschi e che le cheesecake andrebbero mangiate calde e appena sfornate in una caffetteria.
Altri esperti non sono d'accordo. “I distributori automatici, che offrono cibi sani sono meglio delle consegne via corriere. Si possono fare più spuntini nel corso della giornata, il che è più sano, secondo i nutrizionisti”, afferma Yury Balushkin, direttore per lo sviluppo della rivista Zdorovye (Salute).
Healthy Food si augura di espandersi ora a un pubblico più vasto. Ha sviluppato un nuovo formato di caffetteria, chiamato “Cook, little pot!”, per le aree di ristorazione dei centri commerciali. I piatti - zuppa di cavolo, ragù e cereali caldi - verranno cucinati e serviti in pentole di terracotta. “Le pentole avranno inciso il nostro marchio e siamo convinti che circa il 30-40 per cento dei nostri clienti vorrà portarsele a casa, ma abbiamo già tenuto conto dei costi aggiuntivi”, conclude Kolosova.
L'articolo originale è stato pubblicato su Vedomosti
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