Dove va l'Ucraina?

Viktor Yanukovich (Foto: Andrey Nikolsky/ Ria Novosti)

Viktor Yanukovich (Foto: Andrey Nikolsky/ Ria Novosti)

Le elezioni parlamentari a Kiev sono un banco di prova per la tenuta del sistema del presidente Viktor Yanukovich. Occhi puntati di Mosca e Bruxelles

Il voto di domenica 28 ottobre 2012 è importante perché dirà sostanzialmente quanto il sistema di ViktorYanukovich è davvero stabile.

Arrivati al potere all’inizio del 2010, il presidente e il suo Partito delle Regioni affrontano il più importante test dopo un biennio in cui luci e ombre si sono alternate e dopo gli ultimi mesi in cui alle difficoltà economiche si sono sovrapposte quelle con l’Unione Europea per il caso Tymoshenko e quelle con la Russia per l’eterna questione del gas.

I Campionati Europei di calcio, a giugno 2012, non sono bastati per rilassare gli animi che subito dopo l’estate si sono scaldati in una campagna elettorale senza esclusioni di colpi. I sondaggi danno favorito il Partito delle Regioni, davanti all’alleanza di Opposizione Unita guidata da Arsenii Yatseniuk. Yulia Tymoshenko, ancora nell’ospedale di Kharkiv, non è stata ammessa in lista. La sorpresa è Udar, il nuovo partito guidato dal campione dei pesi massimi Vitaly Klitschko, che in pochi mesi è riuscito a catalizzare il favore di una buona fetta dell’elettorato e sul fil di lana potrebbe anche diventare la seconda forza alla Rada. In parlamento dovrebbero anche entrare i comunisti di Petro Symonenko e i nazionalisti di Svoboda, alla cui testa c’è Oleg Tiahnybok. Ancora in forse, sull’orlo della soglia di sbarramento del 5 per cento, c’è invece Ucraina Avanti!, la formazione di Natalia Korolevska con cui si presenta anche l’ex stella del Milan Andrei Shevchenko.

Secondo gli esperti gli equilibri di maggioranza nella nuova Rada non dovrebbero sostanzialmente cambiare, con la maggioranza dell’attuale governo ancora in grado di mantenere il comando. Interessante sarà vedere come si svilupperanno dopo il voto le relazioni internazionali: se da un lato è improbabile che ci siano svolte improvvise in quelle con l’Unione Europea, forse un po’ di movimento ci potrebbe essere in quelle con la Russia.

Viktor Yanukovich si è incontrato alla vigilia delle elezioni a Mosca con Vladimir Putin, discutendo i progetti per la cooperazione futura, dalla questione del gas a quella dell’Unione doganale, e ribadendo il fatto che la partnerhsip tra i due Paesi è una “scelta strategica”. Nella capitale russa sono stati firmati alcuni accordi, ma è ora verso Kiev che si volge lo sguardo, per capire se da lunedì 29 ottobre 2012 in Ucraina cambierà qualcosa o più probabilmente tutto andrà avanti seguendo binari già imboccati.

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