Dare forma e volti all’opposizione extraparlamentare, per dare voce a un movimento controcorrente che possa essere in grado di avviare un dialogo con le istituzioni.
Quasi centomila russi, tra il 20 e il 21 ottobre 2012, hanno votato su Internet il Comitato di Coordinamento che dovrà riunire e guidare il movimento di protesta che ha scosso la Russia negli ultimi mesi. Una specie di “primarie” di partito il cui compito, secondo gli organizzatori, sarebbe quello di dare maggiore concretezza all’ala di opposizione che ha portato la gente a scendere in piazza per protestare contro il nuovo insediamento di Vladimir Putin al Cremlino nel marzo 2012.
Nonostante l’attacco hacker che ha messo in ginocchio la pagina Web per diverse ore, gli elettori hanno espresso la loro preferenza fra i duecento candidati in carica, scegliendone 45. In testa alla classifica, senza deludere le previsioni iniziali, il blogger Alexei Navalny, noto per il suo impegno nel coordinare il movimento di protesta, recentemente al centro di una polemica con l’accusa di aver danneggiato gli interessi della compagnia forestale Kirovles.
Navalny ha ottenuto 43.723 preferenze, seguito dallo scrittore e giornalista Dmitri Bykov (38.520 voti) e dall’ex campione di scacchi Garry Kasparov (33.849 voti). Si ferma solamente al ventesimo posto Sergei Udaltsov (21.424 preferenze), inizialmente dato per favorito insieme a Navalny nella corsa per guidare il comitato.
Molti i volti noti nella top 20 della lista: Ksenia Sobchak, al quarto posto; Evgenia Chirikova, al settimo posto; Boris Nemtsov, al sedicesimo.
Nel frattempo il Cremlino prende le distanze: “Non abbiamo seguito le elezioni del Comitato di Coordinamento – ha fatto sapere il portavoce di Putin, Dmitri Peskov -. Abbiamo dovuto organizzare la visita del presidente ucraino e non siamo riusciti a guardare i risultati delle votazioni”. Secondo Peskov, citato dall’agenzia di stampa russa Itar Tass, è ancora presto per sapere se il Cremlino collaborerà con questo comitato. “Come prima cosa – ha commentato -, bisogna capire come si sono svolte queste elezioni, chi ha partecipato e chi ha vinto”.
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