"Italia, vai in Russia per battere la Cina"

A sinistra, Natela Schenghelia, presidente della Rappresentanza Commerciale Russa in Italia e copresidente russo della Task Force, e Pietro Celi, direttore generale per le politiche di internalizzazione, promozione e scambi del Ministero dello Svilup

A sinistra, Natela Schenghelia, presidente della Rappresentanza Commerciale Russa in Italia e copresidente russo della Task Force, e Pietro Celi, direttore generale per le politiche di internalizzazione, promozione e scambi del Ministero dello Svilup

È il messaggio che arriva da San Benedetto del Tronto, la cittadina delle Marche che ha ospitato la XXI sessione della Task Force sui distretti e le piccole e medie imprese

Quattrocento soggetti economici coinvolti, 380 partecipanti italiani e 120 russi, 179 aziende, 8 istituzioni bancarie, tre Camere di commercio italiane, 35 tour operator russi, 18 regioni russe rappresentate per un totale di circa 600 partecipanti. Sono questi i numeri della XXI sessione della Task Force italo-russa sui distretti e le pmi che si è svolta al Palariviera di San Benedetto del Tronto, nelle Marche, dal 23 al 26 ottobre 2012.

Quattro giorni di fitti incontri bilaterali tra regioni e istituzioni italiane e russe nel corso di tavole rotonde, seminari e B2b per avviare collaborazioni e partnership attraverso la firma di accordi e memorandum. “Non esistono oggi strumenti paragonabili a quelli di cui dispone la nostra Task Force”, ha affermato Natela Schenghelia, presidente della Rappresentanza Commerciale Russa in Italia e copresidente russo della Task Force, durante il suo discorso alla sessione plenaria di fronte ai quasi mille partecipanti. “Il segreto del nostro successo? L’incontro ha carattere immediatamente ed esclusivamente pratico”.

Nell'edizione 2012 si festeggiano i dieci anni della Task Force. Fondata nell’autunno del 2002, prevede due sessioni l’anno, una in Italia, l’altra in Russia ma anche un segretariato bilaterale che continua a seguire le iniziative avviate durante le sessioni. Così durante il forum si sono svolti importanti seminari tecnici dedicati l’uno agli strumenti finanziari utili alle imprese che esportano e investono all’estero, l’altro alla promozione turistica.

Il console onorario della Federazione Russa ad Ancona, Armando Ginesi (Foto: Anna Maria Rubino)

Un’intera giornata è stata dedicata ai “tavoli tematici” nei quali si è parlato di concrete forme di collaborazione nel campo energetico – le fonti tradizionali e alternative – nel settore dei beni di consumo per la persona, della meccanica, delle apparecchiature elettromedicali, delle nano e biotecnologie, dell’edilizia e della logistica, insieme alla possibilità di visitare i distretti industriali russi. “Ma oggi la Task Force ha superato i confini legati al suo format iniziale ed è diventata un vero e proprio business forum italo-russo nel quale fioriscono vere e proprie collaborazioni a lungo termine”, ci tiene a sottolineare la Schenghelia.

“Le piccole e medie imprese italiane hanno un forte interesse a sviluppare rapporti sempre più stretti con le regioni russe”, conferma Pietro Celi, direttore generale per le politiche di internalizzazione, promozione e scambi del Ministero dello Sviluppo economico italiano e copresidente italiano della Task Force. “Non è un caso -, continua - che durante l’incontro con presidente del Consiglio italiano Mario Monti a Sochi a luglio 2012, Vladimir Putin abbia definito la Task Force come best practice nel quadro delle collaborazioni Russia-Italia”.

Il sottosegretario di Stato del Ministero dello Sviluppo Economico Massimo Vari, a capo della delegazione italiana, ha sottolineato l’attenzione del Governo verso questa iniziativa: “L’esperienza della Task Force conferma come in Italia soggetti pubblici e privati stiano imparando a giocare in squadra. Intendiamo rafforzare tali sinergie, pertanto il governo pone grande attenzione ai risultati di questo lavoro. L’export – ha aggiunto il sottosegretario – sta mettendo a segno risultati brillanti, la via maestra è quella di usare risorse disponibili mettendo a frutto le eccellenze. Oggi ne vediamo qui alcune”. Come la Sace, la Simet, la Finest e anche sistemi bancari che danno supporto operativo alle pmi italiane che vogliono espandersi in Russia.

Gian Mario Spacca (a sinistra), presidente della Regione Marche, e Massimo Vari (a destra), sottosegretario di Stato del Ministero dello Sviluppo Economico (Foto: Anna Maria Rubino)

Presente alla Task Force anche il console onorario della Federazione Russa ad Ancona, Armando Ginesi, che conferma: “La Regione Marche ha forti legami economico-finanziari con la Russia, verso la quale esporta gran parte delle sue produzioni, a cominciare dal settore calzaturiero, del mobile, della meccanica, dell’abbigliamento e altro ancora”. E così non è un caso che sia proprio Gian Mario Spacca, presidente della Regione Marche, ad affermare che “l’intensificarsi dei rapporti tra Italia e Russia è un’occasione straordinaria per affrontare la crisi”.

Conclusione: il prodotto italiano per la Russia rappresenta il massimo dal punto di vista della qualità e dello stile. Il Made in Italy non ha concorrenti in Russia; l’unico rischio è la vicinanza della Cina con la sua merce a basso costo. E allora la soluzione per il Belpaese è di non perdere più tempo e stabilirsi anche in Russia. Dunque arrivederci a Nizhnij Novgord, dove nella primavera 2013 si svolgerà la prossima sessione della Task Force.

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