Medvedev boccia il protocollo di Kyoto: “Non ne abbiamo tratto alcun beneficio e non abbiamo potuto approfittarne dal punto di vista commerciale”. Con queste parole il 18 ottobre 2012, alla luce di una riunione di governo, il primo ministro russo ha valutato negativamente gli effetti dell’accordo in materia ambientale, sottoscritto dalla Russia nel 2004.
Medvedev ha quindi invitato il governo a prendere in considerazione l’ipotesi di non aderire nuovamente al trattato internazionale, visto che quello in corso scade alla fine del 2012.
L’industria russa spinge però a rimanere all’interno dell’accordo, convinta che un eventuale passo indietro potrebbe danneggiare la competitività delle imprese. Netta anche la presa di posizione di Greenpeace Russia, convinta che le aziende della Federazione abbiano beneficiato di diverse centinaia di milioni di dollari, ottenuti proprio per adeguarsi al trattato internazionale.
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