L'arte del biologo marino

Aleksandr Semionov è un genetista conosciuto nell'ambiente del Web russo come autore di un blog fotografico e di un sito sugli invertebrati dei fondali

Foto: Aleksandr Semionov

Aleksandr Semionov è un genetista, laureato in biologia all'Università di Mosca (Mgu), conosciuto nell'ambiente del Web russo come autore di un blog fotografico e di un sito sugli invertebrati marini. Dopo cinque anni di lavoro nei mari freddi, sogna di pubblicare una serie di libri di divulgazione scientifica sugli abitanti del mare e di organizzare una spedizione di biologi a tempo indeterminato.

I blog fotografici sono un fenomeno diffuso in internet, ma i diari di divulgazione scientifica di una certa qualità si contano sulle dita di una mano.  Uno di questi è shilovpope.livejournal.com, il blog di un giovane scienziato russo che studia la natura dei mari freddi.

"Non ho un tema scientifico in particolare, perché la scienza contemporanea richiede enormi investimenti nei metodi di ricerca moderni, come la statistica, la biologia molecolare e così via -, spiega Aleksandr. - Io invece mi comporto come un naturalista: senza avere un tema scientifico, studio tutta la flora e la fauna a cui riesco ad accedere. Ho una fotocamera e la voglia di osservare e di studiare tutte queste cose; ma soprattutto, ho la possibilità di fare immersioni quotidiane per sei mesi all'anno nello stesso posto. In questo modo, nel giro di alcuni anni ho già accumulato un discreto bagaglio di conoscenze e di immagini con cui posso illustrare ciò che so. Si tratta insomma di un naturalismo contemporaneo: non degli articoli per le riviste scientifiche, ma della biologia di divulgazione".

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Nel 2007, subito dopo la laurea, Aleksandr ha trovato lavoro presso la stazione biologica Belomorskaja dell'Mgu Lomonosov, la più grande in Russia. Ora è il coordinatore dei sommozzatori della stazione, e non potrebbe immaginare un lavoro migliore; nella stagione estiva, che dura da maggio ad agosto, ha un accesso praticamente illimitato al mare e ha a sua disposizione tutte le attrezzature: "Se questo fosse il mio hobby, i soldi non mi basterebbero mai per dedicarmi con continuità alla fotografia subacquea. Essendo un giovane specialista, laureato in biologia con una tesi in zoologia degli invertebrati, non posso guadagnare molto, mentre tutte le attrezzature subacquee professionali costano un occhio della testa. Noi abbiamo comprato tutto questo grazie a una borsa di studio", spiega.

Se non si considera la fotografia come un'arte, o semplicemente come la creazione di belle immagini, essa rappresenta anche un metodo scientifico applicato in molti ambiti. "I macroscatti subacquei ti permettono di vedere cose che a occhio nudo non vedresti. Se si fotografa un pezzetto di fondale che misura 24 per 36 millimetri, il formato della matrice della fotocamera, lo si può poi osservare su uno schermo enorme, ingrandendolo al 100 per cento, e vedere quali esseri microscopici vivono su quel pezzetto di fondale. Vi sono, poniamo, dei piccoli granchi, dei vermi o dei polipi idroidi che crescono sulla superficie sabbiosa ma sono veramente invisibili: alcuni sono trasparenti, altri sono troppo piccoli. La fotografia consente di ingrandire di molte volte un piccolo frammento e di osservare ogni minimo particolare. Con un migliaio di questi scatti si può rendere l'idea dell'intera microfauna che abita questo pezzo di fondale", racconta con entusiasmo il giovane biologo.

Un altro aspetto della fotografia subacquea scientifica è la possibilità di osservare e di fissare delle condizioni non ricreabili in laboratorio. Gli specialisti che allevano gli animali negli acquari e ne osservano le abitudini alimentari e il comportamento riproduttivo non sono in grado di ricreare per loro le condizioni di vita dell'habitat naturale.

"Sott'acqua di possono osservare molti casi di non coincidenza tra il comportamento effettivo dell'animale e quanto è scritto nei manuali: come si nutre, come si riproduce, come interagisce con le altre specie. Tutto ciò si può vedere nel mare in maniera assolutamente casuale", spiega Aleksandr.

Osservazioni come queste, supportate dalle immagini, costituiscono una seria integrazione degli articoli scientifici, dei manuali e dei testi scientifici. "Cerco di fotografare gli animali non solo in modo che appaiano belli, ma mentre svolgono qualche funzione vitale, ad esempio, mentre catturano la preda, mangiano, si riproducono o depongono le uova", descrive il suo lavoro il biologo.

Le fotografie di Aleksandr vengono utilizzate nei più diversi ambiti dell'istruzione e della scienza. Il suo sogno però è quello di utilizzare tutto il bagaglio di conoscenze e di immagini che ha raccolto non solo per fini scientifici, ma anche per il grande pubblico. Già da cinque anni il blog shilovpope.livejournal.com racconta ai suoi lettori la vita degli abitanti delle acque del Nord. Oggi i visitatori abituali di questo blog in lingua russa sono circa 5.000, e la pagina dell'autore su behance.net/mumrik ha già totalizzato centinaia di migliaia di visite e decine di migliaia di "mi piace" nelle gallerie fotografiche.

Molti invidierebbero la vita e il lavoro che fa Aleksandr: l'atmosfera romantica del Nord, la natura incontaminata e il mare pulitissimo, le fotografie subacquee. E in effetti, Semionov stesso non nasconde di esserne felice. "Sono davvero delle condizioni eccezionali, quando il tuo lavoro consiste nell'immergerti sott'acqua e fotografare, poniamo, una decina di animali. Oppure, porsi come obiettivo quello di riprendere l'intero ciclo vitale delle meduse. In una delle missioni sul Mar Bianco, che inizia in maggio, ho la possibilità di registrarne la crescita, dalle piccolissime efire che misurano mezzo millimetro fino alle meduse adulte che ad agosto raggiungono un metro di diametro, con tentacoli lunghi quindici metri".

Tutto il bagaglio di conoscenze e di immagini raccolte sul Mar Bianco ben presto prenderà forma in un libro di divulgazione scientifica in lingua russa e in inglese. "Spero di potervi esporre tutto quel che so di questi animali in una forma accessibile, di modo che il libro sia comprensibile anche per i bambini, ma sia al tempo stesso assolutamente scientifico".

Le ambizioni di divulgazione scientifica del giovane scienziato non si fermano qui: Aleksandr sogna di trovare un valido sponsor per organizzare una spedizione, affittare una nave e raccogliere una squadra di persone appassionate di biologia marina per navigare a rotta libera verso tutti i possibili luoghi di interesse, invitando a bordo gli scienziati che hanno bisogno di recarsi nelle varie zone.  

"Per esempio, superando un concorso, si potrebbero unire a noi fino a cinque studiosi per condurre le proprie ricerche, e noi li potremmo aiutare immergendoci, effettuando riprese e fornendo loro il nostro sostegno -, progetta con aria sognante Semionov. - E da una nave così, che navigherebbe libera per mari e oceani, si potrebbe pubblicare del materiale di qualità sui siti e sui blog: una versione contemporanea delle spedizioni della squadra di Cousteau. Tra l'altro, Philippe Cousteau ci ha già scritto, e può darsi che l'anno prossimo venga alla stazione biologica con la sua troupe della Cnn e spero che troveremo una buona intesa".

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