Il Ministero della Giustizia russo studia misure per mettere restrizioni alle spese dei minori, i quali, nel caso di modelle e baby attori, arrivano a guadagnare anche 200.000 rubli mensili (Foto: Lori/LegionMedia)
I minorenni dai 14 ai 18 anni verranno privati del diritto di fare spese ingenti. Al momento attuale, secondo l’articolo 26 del Codice Civile, possono invece disporre liberamente dei propri mezzi economici. Il Ministero della Giustizia ha indirizzato al governo russo la proposta di correzione al progetto di legge sulla nuova stesura del Codice Civile. Nel caso di approvazione dell’emendamento, i giovani dai 14 ai 18 anni, senza il consenso dei genitori, potranno disporre del proprio guadagno mensile fino a un massimo di tre volte tanto il costo della vita procapite in Russia.
Nel secondo trimestre 2012 tale cifra ammontava a 6.385 rubli, pertanto i ragazzi potranno spendere in modo autonomo non più di 19.155 rubli al mese. Nel caso in cui le modifiche vengano accolte i giovani dovranno lasciare una parte dello stipendio ai genitori. Per fare un esempio, a Mosca, secondo i dati dell’ufficio di collocamento della capitale, un corriere guadagna 21-27 mila rubli al mese. Gli addetti del McDonald’s che non hanno raggiunto la maggiore età (e che quindi non possono lavorare più di sei ore al giorno) ricevono 21.100 rubli al mese.
C’è però una serie di professioni in cui i giovani guadagnano molto di più. A detta di Galina Grebenshikova, manager dell’agenzia di moda Fashion, le modelle tra i 15 e i 17 anni guadagnano in media 40.000 rubli al mese. “Ci sono casi isolati in cui i compensi per una sfilata o delle riprese possono raggiungere i 150-200 mila rubli”, fa notare.
La procedura per le restrizioni non è stata ancora registrata dai legislatori. La Grebenshikova ipotizza che si apriranno due conti per i minorenni: uno a loro nome e l’altro a nome dei genitori. “A prescindere dalle limitazioni i compensi nel mondo della moda non diminuiranno. Credo che sia un bene dare ai ragazzi dei limiti nelle spese, ci saranno meno tentazioni di sperperare grandi quantità di denaro in alcool o droga”, ha aggiunto.
Un’altra sfera in cui i baby-talenti a volte guadagnano più dei loro genitori è l’industria cinematografica e televisiva. Un giorno di riprese di un attore minorenne in un progetto televisivo popolare su un canale nazionale costa, a detta dei mass media, 200-250 dollari.
Galina Goncharova, direttrice casting di progetti televisivi, divenuta nota nel ruolo di protagonista del celebre serial “Figlie di papà” su una famiglia numerosa, sostiene che sia giusto che una piccola somma rimanga a discrezione dei ragazzi, mentre la maggior parte del compenso sia gestita dai genitori.
“Quando confermammo il ruolo di Pugovka (Katja Starshova) la bambina aveva cinque anni. Ovviamente i compensi erano gestiti, e lo sono ancora, dalla mamma di Katja, ed è giusto così”, afferma la Goncharova che per esperienza, negli anni in cui ha lavorato come direttrice del casting, ha incontrato di rado giovani attori in grado di disporre delle entrate “in modo maturo e autonomo”.
Il blogger e uomo d’affari Roma Zhelud è convinto che una simile modifica del Codice Civile sia soltanto d’ostacolo ai giovani già indipendenti che guadagnano dei soldi. Per ora la Duma di Stato non ha espresso un parere comune riguardo alle novità proposte dal Ministero della Giustizia. Come ha dichiarato Irina Manujlova, membro del comitato della Duma per la famiglia, le donne e i bambini, e membro del partito Russia Unita, si potrebbero limitare i giovani fino ai 16 anni esclusivamente per quanto riguarda la gestione dei mezzi economici personali.
“Sarei anche pronta a sostenere questa iniziativa; non penso che da parte dei genitori ci possa essere un uso sconsiderato, da noi poi non ci sono molti adolescenti con uno stipendio che supera i 20.000 rubli, soprattutto nelle regioni; si tratta più che altro di casi sporadici. I genitori dal canto loro hanno una responsabilità nei confronti dei figli, quindi non vedo alcuna tragedia nell’idea che possano avere accesso ai soldi dei loro ragazzi”, ritiene la Manujlova.
È invece di tutt’altro avviso Olga Alimova, deputato del Partito comunista e anche lei parte del comitato della Duma per la famiglia, le donne e i bambini. La Alimova sottolinea che la somma tre volte superiore al costo della vita è troppo elevata; una legge simile riguarderebbe una percentuale troppo bassa della popolazione. “Non vedo che senso abbia approvare questa legge, considerando che gli aiuti ai figli ammontano a 300-400 rubli al mese e a volte le entrate di tutta la famiglia non arrivano nemmeno a 19.000 rubli al mese. Se nelle famiglie con molti soldi si permettono di mettere i diamanti anche alle orecchie del cane, questa legge non li fermerà”, è convinta.
Le modifiche al Codice Civile della Federazione Russa saranno ascoltate in seconda lettura nell'autunno 2012.
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