L’Italia, un modello per i notai russi. Si è concluso con la firma del protocollo di intesa “Agreement Draft between the Moscow Chamber and the Roma Notarial Council” l’incontro di formazione sul notariato, tenutosi al Consiglio notarile di Roma l’8 ottobre 2012.
“Siamo orgogliosi di essere un esempio per i sistemi giuridici internazionali, per la nostra capacità di adeguarci alle nuove necessità di globalizzazione – ha dichiarato Maurizio D’Errico, presidente del Consiglio Notarile distrettuale di Roma, Velletri e Civitavecchia -. I Notai della capitale russa hanno apprezzato il sistema italiano, modello di sinergia tra pubblico e privato, indispensabile in una società complessa come la nostra. Una formula che potrebbe essere sintetizzata così: legalità coniugata con efficienza a garanzia dei cittadini”.
All’incontro, che ha ospitato una delegazione russa, sono intervenuti tra i tanti il vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Michele Vietti e il presidente della Camera notarile della città di Mosca, Kostantin Коrsik.
“Abbiamo constatato con grande interesse la stretta collaborazione tra Notariato e Enti Pubblici, e la certezza giuridica che deriva da questa simmetria – ha dichiarato Kostantin Коrsik -. L’economia in questa fase storica di mutamento ha bisogno di certezze. E il notariato italiano è senza dubbio un modello da esportare”.
Il sistema italiano si rivela quindi un modello per la Russia, dove è in atto una riforma dell’ordinamento notarile. In questo contesto, la delegazione russa a Roma ha cercato di approfondire le procedure della civil low e del metodo italiano, a partire dal collegamento dei Pubblici Registri (immobiliare, Registro delle imprese, Catasto) e dell’infrastruttura tecnologica (Rete Unitaria del Notariato).
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