I pezzi forti della cosmonautica russa sono i vettori Proton e le sonde Soyuz, sviluppati durante l'era sovietica (Foto: Ap)
Nel corso del suo intervento davanti agli studenti degli istituti tecnici, il responsabile di Roskosmos, Vladimir Popovkin, ha criticato lo stato attuale del settore spaziale e ha avvertito sulla necessità di riforme radicali.
Gli ultimi due anni sono stati caratterizzati da una serie di importanti battute d'arresto per il settore della cosmonautica russa. La più grave di esse può essere considerata, all’inizio del 2012, la perdita della stazione interplanetaria Phobos Grunt. L'ultimo incidente è avvenuto il 7 agosto 2012, quando un malfunzionamento al sistema “Briz-M” del vettore “Proton” ha portato alla perdita di due satelliti: l’Express-MD2 e il Telkom-3
Secondo Popovkin, è già da tempo che si parla della necessità di nuove riforme ed esse vanno condotte senza ulteriori remore.
La componente economica è la ragione principale che potrebbe, secondo l’esperto, portare a una scarsa competitività dei sistemi satellitari russi. La produttività del lavoro pro capite misurata su base annuale, nel settore spaziale russo, è da due a quattro volte inferiore rispetto a quella delle altre grandi potenze. In seguito all’aumento dei prezzi delle materie prime e dell'energia elettrica, i sistemi satellitari russi potrebbero non risultare più competitivi sul mercato, ha avvertito Popovkin.
Se la situazione non cambia, i consumatori si potrebbero rifiutare di continuare a lavorare con le imprese russe del settore, dal momento che servizi simili – immagini satellitari, affitto di canali di comunicazione – risulteranno di due volte più economici sul mercato mondiale.
Vladimir Popovkin ha sottolineato in particolare la necessità di ridurre in modo significativo il numero degli addetti alla produzione impiegati nel settore, perché altrimenti non si potrà mai aumentare seriamente la produttività del lavoro e il carico delle imprese. “Al giorno d’oggi vengono impiegate più di 240 mila persone, quando invece, secondo i nostri calcoli, il numero massimo di persone da impiegare nel settore produzione dovrebbe essere di 150-170 mila persone”, ha detto il capo dell'Agenzia Spaziale Russa, durante l’incontro con gli studenti.
È probabile che le proposte radicali di Popovkin siano una risposta alle critiche rivolte alla sua agenzia da parte del primo ministro russo, Dmitri Medvedev. Nel corso di una riunione governativa del 9 agosto 2012, Medvedev aveva definito la situazione del settore spaziale russo “inaccettabile”.
“Non so quali siano le cause che si celano dietro alla perdita dei satelliti, se si tratti di guasti tecnici o di incuria umana, in ogni caso, la situazione non può assolutamente continuare in questo modo. Perdiamo la nostra credibilità, nonché miliardi di rubli”, aveva dichiarato in quell’occasione il premier russo. Medvedev aveva in seguito annunciato che, alla luce delle recenti battute d'arresto, sarebbero state prese delle “decisioni a livello di personale”.
Bisogna notare che i preparativi della riforma sono in realtà già in atto. L’intervento di oggi si è svolto sullo sfondo del processo di approvazione da parte del governo del programma integrale della politica di base russa nel settore delle attività spaziali fino al 2030.
Secondo questo programma, Roskosmos prevede di costruire sette grandi strutture integrate, che sostituiranno le attuali quindici associazioni scientifico-produttive. Stando alle stime, la creazione di ciascuna di queste strutture potrebbe richiedere fino a diciotto mesi.
La “Corporazione spaziale russa” si occuperà di tutte le tematiche concernenti il trasporto pilotato e lo studio dello spazio. La “Corporazione missilistico-spaziale russa” diventerà la holding più importante del Paese: riunirà sotto di sé tutto ciò che è connesso con la creazione di veicoli di lancio, razzi e satelliti. Va sottolineato che Vladimir Popovkin ha insistito personalmente affinché venisse creata questa holding, riconoscendo apertamente che la motoristica “è uno degli ambiti più deboli” del settore.
Nella nuova struttura, particolare attenzione sarà rivolta alla componente militare. Essa sarà rappresentata da due holding. La prima – “Sistemi spaziali speciali” riunirà le imprese specializzate nei sistemi di difesa antimissile, di sorveglianza dello spazio e targeting, nonché nei mezzi di lotta radioelettronica. Nella seconda holding “Armamenti missilistici strategici” rientreranno gli sviluppatori di missili balistici intercontinentali, di sistemi automatizzati di gestione militare e di impianti di lancio di forze nucleari strategiche.
I sistemi di telecomunicazione spaziale, i sistemi di navigazione, e i motori a razzo elettrici saranno sviluppati dalla Corporazione “Sistemi satellitari di informazione”.
La holding “Sistemi spaziali russi” riunirà le aziende coinvolte nella creazione di sistemi radiotecnici terrestri e aerei, sistemi automatizzati terrestri di gestione, così come sistemi ottici ed elettronici terrestri e aerei.
L'ultima struttura integrata sarà il “Centro di gestione delle infrastrutture terrestri e spaziali”. Il centro riunirà tutte le aziende e le organizzazioni che partecipano alla gestione dei cosmodromi e dei sistemi automatizzati e terrestri di comunicazione, dei radiotelescopi spaziali, dei sistemi di lancio e di rifornimento e di altri servizi di lancio.
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