Alcuni studiosi sul luogo del ritrovamento del mammut (Video tratto da Ria Novosti)
Lo hanno chiamato “Zhenia”, diminutivo di Evgeni, il mammut rinvenuto nell’estremo Nord russo da un ragazzino di undici anni, Evgeni Salinder. L’eccezionale scoperta, rimbalzata sui media di tutto il mondo, è stata fatta sulle sponde del fiume Enisej, un lungo corso che attraversa la Russia siberiana, dove il giovane passeggiava in compagnia del fratello.
La carcassa del mammut, che secondo una stima iniziale potrebbe avere intorno ai 30mila anni, è stata rinvenuta dai due fratelli, che ne hanno subito dato notizia ai familiari, avvertendo anche le autorità locali.
Secondo gli studiosi, convinti che sia il secondo mammut meglio conservato al mondo, si tratterebbe della più grande scoperta dall’inizio degli anni Novanta ad oggi.
Gli esperti stimando che si tratti di un esemplare maschio, morto all’età di circa 15 anni, del peso di mezza tonnellata. La carcassa, grazie al luogo dove l'animale ha "riposato" per migliaia di anni, risulta perfettamente conservata: su di essa sono rimasti ancora alcuni brandelli di pelle, grasso e molti organi.
“È impressionante come si sia conservato perfettamente – ha dichiarato Alexei Tikhonov, vice direttore dell’Istituto Zoologico Ran, ripreso da Ria Novosti -. Si possono ancora individuare pezzi di grasso”.
L'animale è stato caricato su un elicottero e trasportato nella capitale russa, per ulteriori studi.
Tutti i diritti riservati da Rossiyskaya Gazeta
Iscriviti
alla nostra newsletter!
Ricevi il meglio delle nostre storie ogni settimana direttamente sulla tua email