L'Anzhi in testa guarda al domani

Samuel Eto'o esulta dopo aver segnato (Foto: Itar-Tass)

Samuel Eto'o esulta dopo aver segnato (Foto: Itar-Tass)

Per la prima volta nella storia, il club di Kerimov guida il campionato trascinato da Eto'o e manifesta l'obiettivo di coltivare in casa piccoli campioni aprendo un'accademia del pallone

Cinque successi consecutivi. Il primato assoluto, prima volta nella storia, nella Russian Premier League; il 2-0 del 4 ottobre 2012 riffilato allo Young Boys in Europa League. E un’accademia dove coltivare e poi lanciare in prima squadra i talenti di domani.

Se la crisi dello Zenit San Pietroburgo, sconfitto a domicilio (2-3) dal Milan nel secondo incontro del girone di qualificazione di Champions League, non accenna a rientrare (una sola vittoria nelle ultime 12 gare), l’Anzhi Makhachkala si candida al ruolo di grande sia in Russia che in Europa.

Sport, colpi e colpacci russi

Prima l’arrivo di Roberto Carlos, poi Samuel Eto’o dall’Inter. Nel febbraio 2012 ecco in panchina si siede il guru olandese ed ex commissario tecnico della Nazionale russa, Guus Hiddink (con ingaggio da dieci milioni di euro annui), mentre nell’ultima sessione di mercato ecco il centrocampista ex Real Madrid Lassana Diarra e la punta, ex Kuban Krasnodar, Lacina Traorè.

Risultato: il club del Daghestan vola. Ora è il favorito per il successo in campionato (Zenit è settimo con cinque punti di distacco), soprattutto grazie alle reti di Eto’o, che ormai indossa il berretto da poliziotto per ogni palla spedita in fondo al sacco, come lo scorso turno contro il Volga.

E se l’obiettivo a breve termine è piazzare in bacheca il primo trofeo della gestione Kerimov, il club guarda al futuro. A produrre in casa giovani campioni. Non solo più grandi star internazionali, da imbottire di rubli per portarli in Russia. Ma programmazione, investimenti per un settore giovanile forte, per non indebitare la società, considerando anche l’applicazione – ormai avviata – da parte dell’Uefa del fair play finanziario, che già condiziona le attività dei grandi club europei.

Ecco quindi l’accademia giovanile, al via il 10 ottobre 2012. Uno dei progetti nella mente di Guus Hiddink, al suo arrivo all’Anzhi. Centoventi giovani talenti, in gran parte russi, sotto la guida di un giovane tecnico olandese, Jelle Goes, ex calciatore, che aveva già lavorato alla famosa accademia giovanile del Cska Mosca. Nel suo curriculum, anche la direzione della nazionale estone, dal 2004 al 2007. “Goes prenderà parte alla selezione dei ragazzi e avrà l’ultima parola su ogni aspetto organizzativo”, ha detto il direttore esecutivo del club russo, Narvik Sirkhaev.

Tra i progetti, la partecipazione ai tornei giovanili nazionali e internazionali, mentre non è garantita la formazione scolastica, come avviene nelle altre accademie giovanili dei club più famosi d’Europa. 

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