Si è svolta a Mosca la seconda edizione di Circle of Light, festival internazionale delle luci. Architetti, light designer e artisti sono giunti nella capitale per renderla ancora più bella e hanno rivestito Mosca di luci con l’aiuto di raggi laser e proiettori.
Il festival si è aperto sotto i peggiori auspici: il tempo, che era stato magnifico durante il corso della giornata, si è all’improvviso guastato con l’arrivo di un vento tagliente e di una debole pioggia. I fortunati in possesso dell’invito, che erano riusciti a trovar posto in Piazza Rossa, hanno dovuto ripararsi sotto gli ombrelli. Si è radunata una folla di 20-25 mila spettatori, un numero più esiguo di quanto normalmente ne ospiti la piazza, cuore della città.
Al centro della Piazza Rossa è stata collocata una grande sfera gonfiabile su cui sono state proiettate gran parte delle performance dello show inaugurale, ideato dai due designer francesi Arnaud Martin e Jean-Christophe Canizares. Tema dello spettacolo era l’origine del mondo attraverso la luce e sulla sfera sono stati proiettati paesaggi con foreste, fotografie di bambini e l’immagine di una sorta di plasma infuocato di colore rosso cupo, seguita da barre fluorescenti e macchie colorate; il tutto con un sottofondo di musica drammatica sostituita poi da elettrizzanti note di techno disco.
Lo spettacolo è stato chiuso da beneauguranti fuochi d’artificio; i fuochi, accompagnati da scoppi e spari, in un luogo strategico come quello di fronte al Cremlino, sono stati la parte sicuramente più spettacolare del festival. La sfera gonfiabile ondeggiava mossa dal vento e cambiava di volta in volta forma all’apparire di astratte figure proiettate sulla sua superficie. Lo spettacolo di light art in piazza è apparso ancor più suggestivo di quanto fosse nelle intenzioni dei suoi ideatori.
“Il nostro progetto contempla tutti i possibili effetti luminosi e le più avanzate innovazioni tecnologiche nell’ambito del light design e del design ambientale. Gli effetti si possono vedere in tutto il territorio della città. Persino i ponti sono stati inclusi nel progetto per non trascurare nulla della nostra geografia urbana”, ha spiegato l’art director del festival Marija Chernjak.
Il festival è costato circa 10 milioni di euro. Gli organizzatori prevedevano per l’evento cinque milioni di visitatori, mentre appena un mese prima la cifra stimata era di soli tre milioni.
Il festival si è svolto simultaneamente in varie aree del centro cittadino: Piazza Rossa, Piazza del Maneggio, Parco Gorky, ecc. Qui è stata anche utilizzata la 3d mapping video su architetture e palazzi con proiezioni di videoinstallazioni e video-musicali 3d, mentre nell’ambito del programma “Festival dei festival,” sul muro della più importante art gallery della città, la Casa Centrale degli Artisti, sono state proiettate le performance viste ai più importanti festival delle luci di diverse città e nazioni del mondo.
Arnaud Martin, art director del Festival delle Luci di Lione, che ha curato a Mosca l’allestimento dello show inaugurale del festival, si è dichiarato entusiasta del Festival di Mosca e ha definito straordinario il livello organizzativo dell’evento, che è solo alla sua seconda edizione. Ma il Festival delle luci sta diventando nel mondo un evento sempre più popolare e di moda, oltre che “un’iniziativa di grande interesse sia per gli spettatori che per il turismo”.
Tutti i diritti riservati da Rossiyskaya Gazeta