Il ct della nazionale russa Ezio Gamba, insieme al Presidente della Federazione Vladimir Putin, in tenuta da judoka (Foto: Ria Novosti)
Sarà l’italiano Ezio Gamba a portare la nazionale russa di judo alle Olimpiadi di Rio del 2016. La notizia arriva dopo la conferma del prolungamento del suo contratto. Ma c’è di più: Gamba, oro olimpico a Mosca nel 1980 per l'Italia, guiderà anche la nazionale femminile. “Ormai non è più un segreto – ha dichiarato Gamba -. Ho assicurato che per i prossimi quattro anni guiderò anche le ragazze”. Una decisione presa dopo la richiesta arrivata direttamente dal Presidente russo Vladimir Putin. Un invito che “non poteva essere rifiutato”, così come ha dichiarato il ct.
“Il Presidente Putin ha chiesto di mettermi alla guida delle ragazze precisamente due settimane fa – ha spiegato -. Ora cercheremo di ricostruire anche questa squadra, dove probabilmente entreranno delle straniere, oltre ai tecnici dello staff maschile che mi hanno aiutato in questi quattro anni. E che adesso potrebbero darmi una mano per organizzare una precisa serie di lavori”.
Nei giorni scorsi, il Presidente Putin, ripreso da Ria Novosti, aveva espresso ancora una volta la sua soddisfazione in merito ai risultati portati a casa dagli atleti russi in occasione delle Olimpiadi di Londra. “I ragazzi hanno fatto molto bene”, ha detto, esaltando soprattutto i campioni di judo: “Sono riusciti ad ottenere vittorie eccezionali. Combattendo ancora meglio dei giapponesi”.
Dopo gli elogi, parole di ringraziamento anche nei confronti dell’italiano Ezio Gamba. “Nel 2011, commentando le prestazioni sotto tono della nazionale durante i campionati del mondo, il ct mi aveva assicurato che la preparazione era volta a creare una strategia che avrebbe portato gli atleti al massimo delle loro prestazioni in occasione delle Olimpiadi del 2012 - ha commentato Putin -. Quando a Londra i nostri atleti hanno vinto tre ori e un bronzo, Gamba è venuto da me e mi ha detto: Lo avevo promesso, no? È stato un momento molto emozionante”.
Si apre quindi una nuovo capitolo in terra russa per l’allenatore bresciano, che conclude: “Credo di avere le forze per lavorare sia con gli uomini, sia con le ragazze. Cosa aspettarsi tra quattro anni dalla nazionale russa in Brasile? Le ragazze possono aspirare a tre medaglie. Gli uomini, a cinque. Hanno tutte le carte in regola per puntare in alto”.
L'articolo è stato scritto con materiali tratti da Ria Novosti e Gazeta.ru
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