Visti, aspettando Cipro

Alla vigilia dell'incontro ministeriale del Consiglio di partenariato permanente Russia-Ue ci si interroga sulle reali possibilità per l'eliminazione dei documenti di ingresso
Foto: RIA Novosti / Anton Denisov 
 Grande attesa in merito alle decisioni
sui visti Russia-Ue che verranno prese
al vertice di Cipro
(Foto: RIA Novosti / Anton Denisov)

Si apre un nuovo capito per quanto riguarda l'abolizione dei visti di ingresso. Il 2 ottobre 2012 a Cipro inizierà l’incontro ministeriale del Consiglio di partenariato permanente Russia-Ue per questioni di libertà, sicurezza e giustizia.

Oltre ad affrontare questioni generali legate alla politica internazionale e all'economia mondiale, i rappresentanti russi e dell'Unione Europea discuteranno anche l'ipotesi di abolizione dei visti.

Spesso si è portati a pensare che l’abolizione dei documenti di ingresso tra la Russia e l’Unione Europea andrebbe a completo vantaggio dell’Europa, in quanto permetterebbe di intensificare i rapporti su vari fronti, soprattutto per quanto riguarda gli investimenti. Ma la realtà è molto diversa.

Secondo i funzionari e i diplomatici dell'Ue, alla base dell'indecisione che circonda la proposta ci sarebbero una serie di motivi: dai contrasti relativi alla politica condotta dalla Federazione nei confronti dei mass media al rischio di grosse ondate di migranti verso l'Europa. Questi problemi, garantiscono gli esperti, hanno comunque poco a che vedere con l'abolizione dei visti, e potrebbero essere risolti in breve tempo.

"È giunto il momento di rivedere i principi contenuti nell’Atto finale della Conferenza sulla sicurezza e cooperazione in Europa, tenutasi ad Helsinki nel 1975 - ha dichiarato Nadezhda Arbatova, esperta del Centro della Sicurezza Internazionale dell’Istituto di Economia Internazionale e dei Rapporti Internazionali dell’Accademia delle Scienze -. Io credo che la sicurezza europea sia composta da quattro elementi: sicurezza energetica, sicurezza umanitaria, sicurezza interna dell’Europa e sicurezza esterna. Alla soluzione di questi problemi potrebbero partecipare tutte le istituzioni europee, ma per ora l’Occidente continua a vivere con gli stereotipi del passato: la Russia rimane un concorrente".

Di recente, durante un intervento sulla situazione dei rapporti tra Russia e Europa, il ministro russo degli Esteri Sergei Lavrov ha dichiarato che sono aumentate le difficoltà in una serie di campi, tra cui anche nella firma del nuovo accordo Russia-Ue. Una dichiarazione che non fa ben sperare, nonostante la partita dell'abolizione dei visti sia ancora tutta da giocare.

L'articolo originale è stato pubblicato su "La Voce della Russia"

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