La stampa russa ai tempi di Putin

A Napoli, fino al 27 settembre 2012, si tiene il XIV Congresso della World Association Russian Press (Foto: PhotoXpress)

A Napoli, fino al 27 settembre 2012, si tiene il XIV Congresso della World Association Russian Press (Foto: PhotoXpress)

La testimonianza diretta di quattro grandi firme russe, raccolta a Napoli durante il XIV Congresso della World Association Russian Press, in corso fino al 27 settembre 2012

Vladislav Fronin, Rossiyskaya Gazeta

Si aprono a Napoli i lavori del XIV Congresso della World Association Russian Press: oltre 250 giornalisti russi provenienti da 83 Paesi discutono del futuro dell’informazione e dei cambiamenti offerti dalle nuove tecnologie digitali. Nelle intenzioni degli organizzatori la scelta dell’Italia e, in particolare di Napoli, è la testimonianza di un legame profondo tra i due popoli. I delegati, ospiti nella città partenopea fino al 27 settembre 2012, visiteranno anche Procida e Capri.

Su Russia Oggi, la testimonianza del mondo della comunicazione russa da quattro grandi firme della Federazione.

 

Vladislav Fronin,

Rossiyskaya Gazeta


Un giudizio complessivo sui mass media al tempo di Putin.
Il mandato di Putin coincide con un periodo di grandi cambiamenti per la stampa. Sono nati giornali “privati” e di siti d’informazione on line, che consentono una maggiore libertà d’espressione.

Se dovesse scegliere solo tre notizie d’attualità in Russia, quali sarebbero?
Il tema principale, non solo in Russia, è la crisi economica e le ricadute sulla vita delle persone. In secondo luogo i rapporti tra le componenti etniche della Federazione e infine il valore dell’istruzione.

Durante la sua carriera di giornalista, qual è l’avvenimento più importante e sentito che ha trattato?
Da redattore firmai un’inchiesta sull’affondamento del sottomarino Kursk, in cui morirono oltre cento marinai.

Hanno spazio le notizie dall'Italia?
Certamente, abbiamo anche un inviato a Roma, che nel 2011 ha seguito per noi i numerosi eventi dell’Anno dell’amicizia italo–russa.

Cosa lega Italia e Russia? 
Un complesso di fattori: buoni rapporti diplomatici e politici, interessi economici, vicinanza culturale.

Aleksei Venediktov, radio L'Eco di Mosca

 

Aleksei Venediktov,

radio L'Eco di Mosca


Un giudizio complessivo sui mass media al tempo di Putin.
I recenti interventi legislativi limitano la libertà di stampa e la democrazia, ma il web costituisce un valido strumento per aggirare le limitazioni. 

Se dovesse scegliere solo tre notizie d’attualità in Russia, quali sarebbero?
La sentenza sulle Pussy Riot, molto seguita anche a livello internazionale; la morte di Pavel Grachev, ex generale dell’esercito ed ex ministro della Difesa, tra i protagonisti della guerra in Cecenia; la scelta del leader dell’opposizione politica da opporre a Putin alle prossime elezioni.

Durante la sua carriera di giornalista, qual è l’avvenimento più importante e sentito che ha trattato?
L’intervista all’ex Presidente Medvedev sul conflitto russo–georgiano, che è stata tra i programmi più seguiti della mia radio.

Hanno spazio le notizie dall'Italia?
Sì, l’ultima in ordine di tempo è lo sperpero dei fondi pubblici della Regione Lazio.

Cosa lega Italia e Russia? 
Il legame, anche personale, tra l'ex premier Berlusconi e il Presidente Putin aveva avvicinato molto i nostri Paesi. Ora ci sono normali rapporti istituzionali, sicuramente più freddi.

Aleksandr Kleine, Itar-Tass

 

Aleksandr Kleine,

Itar-Tass

Un giudizio complessivo sui mass media al tempo di Putin.
La stampa riflette la polarizzazione attualmente esistente nella società. È un processo inevitabile, accade anche in Italia.

Se dovesse scegliere solo tre notizie d’attualità in Russia, quali sarebbero?
Non posso citarne solo tre. Come agenzia di stampa gestiamo un enorme flusso di informazioni. Direi però che al momento i lettori russi sono molto attenti alle relazioni internazionali.

Durante la sua carriera di giornalista, qual è l’avvenimento più importante e sentito che ha trattato?
Un reportage di molti anni fa sui tedeschi di Russia e le loro difficili condizioni di vita, in seguito agli eventi della Seconda Guerra Mondiale.

Hanno spazio le notizie dall'Italia?
Politica ed economia del Belpaese sono sicuramente al centro dell’attenzione, non trascuriamo nulla.

Cosa lega Italia e Russia?
La questione energetica è sicuramente la fetta più significativa dei rapporti tra i nostri Paesi, ma non solo. I russi amano tutto ciò che è italiano: cultura, cibo, moda.

Elmar Guseinov, L'Eco del pianeta

 

Elmar Guseinov,

L'Eco del pianeta

Un giudizio complessivo sui mass media al tempo di Putin.
La questione è complessa. Molti dei principali giornali sono finanziati dallo Stato o da grandi gruppi industriali, comunque legati al potere. Ciò costituisce un limite per i giornalisti. 

Se dovesse scegliere solo tre notizie d’attualità in Russia, quali sarebbero?
Le manifestazioni dell’opposizione politica, il processo alle Pussy Riot, l’avvicinamento tra Chiesa ortodossa e governo.

Durante la sua carriera di giornalista, qual è l’avvenimento più importante e sentito che ha trattato?
La denuncia del mancato pagamento degli stipendi a circa 300 mila cercatori d’oro. Dopo il mio pezzo, il governo russo sbloccò i fondi e i lavoratori tirarono un sospiro di sollievo.

Hanno spazio le notizie dall'Italia?
Ne pubblichiamo moltissime, di ogni genere: le leggi varate dal vostro governo tecnico; il Festival di Venezia, il ritrovamento dei resti di Monna Lisa a Firenze.

Cosa lega Italia e Russia?
Crescono le partnership aziendali, con grande vantaggio per entrambe le parti.

Foto: Itar-Tass, Photoxpress, Nikolai Korolev

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