Modelle tra frutta e verdura

La sfilata di Etro al mercato Danilovsky di Mosca (Foto: Aleksei Smirnof)

La sfilata di Etro al mercato Danilovsky di Mosca (Foto: Aleksei Smirnof)

La sfilata del marchio italiano Etro, per i suoi 10 anni in Russia, ha avuto una location insolita: il mercato Danilovsky, il più grande e antico di Mosca

Un compleanno festeggiato in maniera insolita. Il 12 settembre 2012 tra le bancarelle del mercato Danilovsky a Mosca si è svolta una sfilata con una collezione retrospettiva del famoso marchio di moda italiana Etro. L'occasione per organizzare questa passerella è stato il 10° anniversario dell'arrivo del marchio in Russia.   

La passerella improvvisata al mercato Danilovsky a Mosca è stata sistemata proprio tra le bancarelle di verdure fresche e le montagne variopinte di frutta secca, che hanno fatto da vivace scenografia per la collezione Etro, tradizionalmente piena di colore. Prugne e albicocche essiccate, pomodori e carote, melanzane e peperoni hanno messo meravigliosamente in risalto la gamma cromatica fondamentale - ocra, oro e lilla - della collezione, composta di fluenti abiti da sera lunghi fino a terra, combinazioni in stile asiatico di tuniche e pantaloni per la donna e camicie con stampe arabescate per l'uomo.

Particolare entusiasmo hanno suscitato alcuni grandi copricapo di penne di uccelli che sono apparsi di tanto in tanto sulle teste delle modelle. E l'amatissimo idolo pop russo Filipp Kirkorov ha strappato un applauso al pubblico indossando un lungo paletot e degli stivali in pelle di mucca pezzata, di colore bianco e cioccolato, dalla collezione uomo dello scorso autunno-inverno. Quella del 2011 è stata una delle collezioni più intellettuali del marchio italiano: si chiamava "Una mucca per amica" e propugnava audacemente lo stile tirolese, come alternativa a quello dei cow-boy.

La sfilata di Etro al mercato Danilovsky di Mosca (Foto: Aleksei Smirnof)

La sfilata al mercato è stata accompagnata da un'esibizione dal vivo dell'Orchestra Sinfonica di Stato diretta da Pavel Kogan. La musica per l'evento è stata appositamente scritta dal compositore e jazzista italiano Cesare Picco, che ha anche partecipato di persona alla performance al mercato Danilovskij suonando il pianoforte solista.

Da alcune angolazioni si poteva vedere in prospettiva il maestro Pavel Kogan che dirigeva la sua orchestra sormontando una montagna di angurie. Il che contribuiva a rendere il format di questa insolita sfilata più simile a uno spettacolo del teatro dell'assurdo, alla Federico Fellini. La sfilata si è conclusa con una parata di tutti i visagisti e gli assistenti che hanno contribuito a realizzare l'evento, che sembrava preso dall'atmosfera teatralizzata di film come Amarcord o I clowns. Se poi si considera che la colonna sonora del défilé conteneva chiari rimandi alle briose creazioni del compositore Nino Rota, autore delle musiche di gran parte dei film di Fellini, si capisce che l'euforia dell'evento ne sia stata accresciuta.   

Grande amante di tutto ciò che è bello, compresi i bei tessuti, Girolamo Etro fondò la sua azienda nel 1968. Al ritorno da uno dei suoi viaggi in India cominciò a usare ampiamente il motivo Paisley, che con l'andare del tempo divenne il biglietto da visita e l'emblema del brand. Attualmente l'azienda di famiglia è gestita dai quattro figli del fondatore: Veronica, designer creativo delle collezioni donna; Kean, direttore creativo delle collezioni uomo e della comunicazione; Jacopo, responsabile delle linee Etro Home e Tessuti; e Ippolito, direttore esecutivo. Gli autori della selezione dei capi per questa sfilata retrospettiva sono Kean e Veronica Etro. I look più significativi creati da loro per le linee uomo e donna del marchio italiano sono stati indossati sulla passerella al mercato Danilovskij da alcuni dei personaggi mediatici più noti in Russia, delle vere star, tra cui sportivi, musicisti, show-men e show-women. 


La sfilata di Etro al mercato Danilovsky di Mosca (Foto: Aleksei Smirnof)

Il marchio Etro insegna a combinare in un unico look cose che parrebbero inconciliabili: i pois con le righe e con il Paisley; con un programma coerente, anno dopo anno, mette nelle sue collezioni, come un velo impalpabile, il pathos dell'intangibile mondo del lusso.  Insegna agli uomini a portare cache-nez lilla di lana finissima e camicie con stampe incredibilmente vivaci e propone di prendere con humour e ironia tutto ciò che è troppo serio, compreso il lusso più raffinato. 


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Inoltre, lo spirito ironico e multietnico di Etro si inserisce perfettamente nella realtà multinazionale della Russia. Infatti, il fashion-party al mercato Danilovsky non si è limitato alle intersezioni culturali italo-russe: a tutti gli ospiti della sfilata sono stati distribuiti dei copricapo mediorientali, e all'ingresso del mercato coperto il presidente della società Bosco di Ciliegi Mikhail Kusnirovich, affiancato da Kean Etro, figlio del fondatore di Etro, nonché designer della linea uomo del marchio italiano, hanno offerto agli ospiti del pilaf da un grosso paiolo, senza mai stancarsi di domandare con finto accento dell'Asia centrale: "Chi gradisce un altro piatto di ottimo pilaf uzbeco?".   

A fungere da epigrafe alla sfilata retrospettiva è stata una dichiarazione di Kean Etro: "Per far entrare la gioia nella nostra vita bisogna metterci un po' di colore". L'ultimo tocco di colore nell'evento sono state le angurie mature da 10 chili che sono state consegnate a ciascuno degli ospiti, che sono usciti dal mercato Danilovsky accompagnati dalle allegre esclamazioni dei commercianti che li invitavano a comprare almeno qualcosa alle bancarelle.

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