Mister Luciano Spalletti, allenatore dello Zenit San Pietroburgo (Foto: Getty Images / Fotobank)
Russian Premier League, è già tempo di derby per il primato. Una sfida al vertice che può segnare la prima fase del torneo, dopo l’ottimo esordio di Fabio Capello sulla panchina della Nazionale nel doppio successo – Irlanda del Nord e Israele – nel girone di qualificazione per Brasile 2014.
Zenit San Pietroburgo – Terek Grozny, in campo venerdì 14 settembre 2012 alle 18. I campioni in carica e favoriti assoluti per il bis contro i possibili eredi. La squadra preferita di Vladimir Putin contro quella di proprietà di uno dei suoi più fedeli alleati: Ramzan Kadyrov, figlio di famiglia separatista, negli anni avvicinatosi al Presidente della Federazione Russa. Uno degli uomini politici più ricchi della Federazione che sogna da un paio di anni di portare il piccolo club ceceno tra le grandi d’Europa.
Entrambe prime in classifica, con due cannonieri (Kerzhakov, sei reti, contro Lebedenko, tre). Con Luciano Spalletti che attende con impazienza l’impatto dei due nuovi acquisti, il brasiliano Hulk e il belga Witsel. Tasselli fondamentali per far concorrenza al Milan nel girone preliminare di Champions League.
C’è poi uno zoccolo duro – quello che ha permesso al club di San Pietroburgo di accumulare trofei nelle ultime due stagioni –, che ormai rappresenta i sei-sette/undicesimi della Nazionale russa.
Un derby visto con interesse da Gazprom. Il colosso del gas russo è lo sponsor principale dello Zenit. E nella lunga estate del calciomercato ha deciso di continuare a investire enormi risorse nel pallone. Un forte rilancio sul piano dell’immagine, dopo la decisione dell’Unione Europea di aprire un’indagine sulla sua sospetta posizione dominante sul mercato.
Dunque, finanziati gli oltre ottanta milioni di euro per portare Hulk e Witsel in Russia. E un altro pacco di rubli è stato messo a disposizione altri per tentare il lusitano Nani, in rotta con il Manchester United di Alex Ferguson per il rinnovo contrattuale. Prima degli assegni firmati per lo Zenit, un ricco accordo di sponsorizzazione con il Chelsea, campione d’Europa, poi un altro con l’Uefa per la Champions League. E se è fallito l’aggancio al Bayern Monaco, che ha rinnovato la sponsorizzazione con la Deutsche Telekom per 30 milioni di euro l’anno, Gazprom ha messo sotto contratto una leggenda bavarese, Franz Beckenbauer, come ambasciatore dell’associazione dei produttori di gas della Federazione.
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