L'autunno caldo dell'opposizione

I movimenti che si oppongono all'attuale governo si preparano per un'altra stagione di proteste, con nuovi slogan e obiettivi

Le manifestazioni di protesta, il controllo durante le elezioni regionali e la lotta per la liberazione dei manifestanti arrestati diventeranno i temi principali dell'opposizione russa nella nuova stagione politica. Sono proprio questi gli obiettivi indicati come principali dai membri dell’opposizione intervistati da Russia Oggi. Ciononostante, gli esperti si aspettano che il cambiamento di tattica e di strategia dell'opposizione possa non limitarsi solo a ciò: la protesta si potrebbe estendere anche a richieste sociali e slogan anticlericali.

È stato Ilja Yashin, uno dei leader del movimento politico “Solidarnost”, a parlare ai giornalisti del possibile utilizzo di slogan sociali da parte dell’opposizione. Secondo il politologo Aleksej Muchin, essi diventeranno particolarmente accesi in autunno, quando i russi, al ritorno dalle vacanze, sentiranno il peso dei rincari sulle bollette.

Le nuove tariffe sono entrate in vigore già dal 1° luglio 2012, ma il fatto è passato quasi inosservato, dal momento che la società stava discutendo attivamente altre questioni delicate, come ad esempio il progetto di legge sugli agenti stranieri e il caso delle Pussy Riot.

Gli slogan sociali godono, tradizionalmente, di una certa popolarità tra i russi, eppure, secondo Muchin, questa volta l'opposizione non abuserà troppo di questi temi e si concentrerà piuttosto su una critica di quelle azioni del governo che possono essere considerate come una forma di repressione. Muchin elenca i possibili “punti di attacco”: “Il caso delle Pussy Riot, la privazione del mandato parlamentare del deputato Dmitri Gudkov e la sorte delle persone che sono state arrestate per i fatti del 6 maggio 2012 e che l'opposizione considera prigionieri politici”.

La richiesta della liberazione dei prigionieri politici è un altro argomento piuttosto popolare tra le file dell’opposizione. La situazione è resa più complicata dal fatto che lo status stesso di “prigioniero politico” in Russia non è definito giuridicamente. I nazionalisti, per esempio, considerano prigionieri di coscienza Nikita Tikhonov ed Evgenija Chassis, che stanno scontando una condanna per omicidio, mentre i liberali richiedono il rilascio delle Pussy Riot, le cui azioni non piacciono molto ai conservatori russi.

Non vi saranno, tuttavia, divergenze tra i membri dell’opposizione per quanto riguarda le tredici persone che sono state arrestate con l'accusa di aver aggredito alcuni ufficiali di polizia durante la “Marcia dei Milioni”, che si è svolta il 6 maggio 2012 nel centro di Mosca ed è stata etichettata dalle forze dell'ordine come un evento di disordine pubblico.

Le manifestazioni in loro difesa e la raccolta fondi per gli avvocati, dopo le azioni a sostegno del gruppo punk Pussy Riot, sono stati gli eventi più importanti dell’opposizione durante le vacanze politiche. E, alla “Marcia dei Milioni”, che si terrà il 15 settembre 2012, uno dei temi principali dell’evento di protesta sarà proprio la richiesta della liberazione dei prigionieri del 6 maggio, dichiara Sergej Vlasov, rappresentante del progetto per la difesa dei diritti umani “Rosuznik”. “Certo, non emergerà con tanta forza come con il caso delle Pussy Riot, ma il tema dei prigionieri del 6 maggio sarà uno dei temi dominanti”, ha riconosciuto Vlasov. Il leader del movimento “Per i diritti dell’uomo”, Lev Ponomarev, ritiene che solo attraverso le manifestazioni di massa sarà possibile influenzare il verdetto finale.

Un altro obiettivo importante dell’opposizione non sistemica sarà, in questa stagione, quello della propria legittimazione. A tale scopo, alla fine d’ottobre 2012, tra le file dell’opposizione si terranno le elezioni del Consiglio di Coordinamento, la struttura che si suppone unirà i politici dell’opposizione. Diversi sono stati, nella Russia moderna, i tentativi per la creazione di questa struttura, eppure, finora nessuno di essi ha avuto successo. Nel caso del Consiglio di Coordinamento, le possibilità di legittimazione sono aumentate in maniera significativa, dal momento che l’opposizione organizza delle vere e proprie elezioni, che si svolgono via internet e in autentici seggi elettorali nelle varie regioni della Russia.

Leonid Volkov, politico di Ekaterinburg e responsabile della Commissione elettorale, ritiene che alle elezioni della struttura dell'opposizione parteciperanno oltre un centinaio di candidati, e gli elettori saranno più di 100 mila persone. Per gli scranni del Consiglio di Coordinamento competono non solo membri professionisti dell’opposizione, come ad esempio l’autore delle relazioni antiputiniane, Boris Nemcov, ma anche attivisti sconosciuti al vasto pubblico, come l’artista e banditore di aste, Artem Loskutov, originario di Novosibirsk. 

“Il mio obiettivo è sollevare, tra i tanti temi dell’opposizione, quello dell’anticlericalismo. I politici hanno paura di fare ciò, cercano di prendere le distanze dalle azioni delle Pussy Riot. Se i politici non hanno il coraggio di pronunciarsi contro l'unione di Chiesa e Stato, lo farò io. Il mio obiettivo non piacerà a tutti, ma combatterà il clericalismo della società”, ha affermato Loskutov.

L’anticlericalismo potrebbe effettivamente diventare per l'opposizione uno dei temi più scottanti della prossima stagione politica, sostiene l'analista politico Vladimir Pribylovskij. "I leader dell'opposizione avanzano una serie di rivendicazioni nei confronti della Chiesa; non sono contenti del suo grado di coinvolgimento nella vita politica del paese, eppure credo che difficilmente l’anticlericalismo rientrerà nei primi dieci slogan dell’opposizione”, ha sottolineato l'esperto.

Questo tema, in una forma o in un’altra, era stato sollevato già da tempo dai movimenti dell’opposizione. L’ormai deceduto patriarca Aleksej II era accusato di commerciare tabacco e alcool, mentre al suo successore, il patriarca Kirill, viene rinfacciato l’amore per il lusso, che poco si addice al suo incarico: una foto del capo della Chiesa ortodossa russa, con al polso un orologio Breguet circolava sulle reti sociali già nel 2009. Eppure, prima della sentenza sulle Pussy Riot, che non sono state in grado di convincere la società che la loro azione era di carattere politico e non anti-religioso, l’anticlericalismo non era riuscito a diventare l'obiettivo principale di nessun movimento sociale.

Uno degli slogan tradizionali dell’opposizione, che non smette mai di essere attuale, è la richiesta di elezioni eque. Nel corso dell'ultima stagione politica, durante la quale si sono svolte le elezioni della Duma di Stato e le elezioni presidenziali, gli attivisti della società civile sono passati dalle semplici manifestazioni di piazza a delle azioni concrete: si sono iscritti nella lista degli osservatori e hanno organizzato delle squadre mobili per prevenire le frodi. I membri dell’opposizione promettono che eserciteranno un controllo ugualmente attento anche alle elezioni regionali, previste per il 14 ottobre.

“Ho lavorato come osservatore alle elezioni per la Duma nella città di Kasimov, dove il candidato di Russia Unita ha ricevuto non il 95 per cento, bensì il 55 per cento dei voti. Ora il campo di battaglia si sposterà a Khimki nell’oblast di Mosca, dove vi sono forze sufficienti per coprire tutti i seggi e prevenire ogni sorta di violazione", ha detto Rustam, che lavora alle elezioni come membro dell’“Unione degli osservatori della Russia”. Tra l'altro, la Commissione elettorale centrale ha già annunciato che si aspetterà un afflusso record di osservatori ai seggi elettorali.

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