Centro visti all'interno del consolato britannico a Mosca (Foto: Itar-Tass)
Mosca e Bruxelles sono vicine a una svolta per quanto riguarda la soppressione dei visti per i titolari dei passaporti ufficiali, l'ultimo ostacolo che si frappone alla firma dell'accordo su un alleggerimento significativo del regime dei visti tra Russia e Unione Europea. Come è stato reso noto, la questione sarà uno dei temi centrali della riunione che si terrà a Cipro nel mese di ottobre 2012 tra i rappresentanti del Ministero degli Interni e i ministri della Giustizia di Russia e Ue.
Il 3 ottobre 2012 a Nicosia (Cipro) si svolgerà una riunione del Consiglio di partenariato permanente Ue-Russia in materia di libertà, sicurezza e giustizia a livello di rappresentanti del Ministero della Giustizia e del Ministero dell'Interno. La delegazione russa sarà guidata dal ministro della Giustizia Aleksandr Konovalov. Uno dei temi principali della riunione sarà la liberalizzazione del regime dei visti.
Il dialogo per un regime senza visti tra Russia e Unione Europea si muove in due direzioni: oltre alla realizzazione della lista dei "Passi Comuni", adottata alla fine del 2011, per la completa abolizione dei visti, si sta lavorando a un alleggerimento del regime dei visti esistente. Per quanto riguarda la prima direzione, non c’è da aspettarsi grandi passi avanti. A Cipro i negoziatori confronteranno i risultati intermedi della realizzazione dei cosiddetti "Passi Comuni". Le parti sono riuscite finora solo a fare un punto della situazione nei quattro settori chiave stabiliti dalla lista e ora si stanno preparando a inviarsi reciprocamente dei controlli per verificare il lavoro dei checkpoint.
La sorpresa potrebbe arrivare invece dalla seconda direzione. A Cipro, le parti si augurano di riuscire a rimuovere l'ultimo ostacolo che intralcia la firma di un documento che introdurrebbe delle modifiche all’accordo del 2006 sulla facilitazione del rilascio dei visti per i cittadini della Federazione Russa e dell'Unione Eeuropea. Il nuovo testo stabilisce la completa abolizione dei visti per alcune categorie di cittadini (i membri dell’equipaggio dell’aviazione e della marina civile), l’estensione della lista dei soggetti che hanno diritto al rilascio di un visto multiplo della validità di cinque anni, e la semplificazione delle procedure per il rilascio del visto per quei cittadini che lo richiedono su base regolare.
L'unico ostacolo alla firma di questo accordo è la questione dei passaporti ufficiali: Mosca insiste sull’abolizione dei visti per i titolari di questo tipo di passaporto, ma Bruxelles si oppone.
I passaporti ufficiali vengono rilasciati dal Ministero degli Esteri russo a inviati delle missioni diplomatiche e degli uffici consolari, rappresentanti delle organizzazioni internazionali, membri dell’esercito che si recano all'estero, dipendenti di enti pubblici e della Banca Centrale, membri dei servizi amministrativi e tecnici dell'Amministrazione presidenziale, dell’apparato governativo, della Duma di Stato e a una serie di altri dipendenti di agenzie governative, nonché ai membri delle loro famiglie. Il numero di titolari di passaporti ufficiali in Russia è di circa quindicimila, nell'Ue di circa venti mila.
Secondo una fonte interna alla delegazione europea, Bruxelles vorrebbe lasciare la questione dell’abolizione dei visti per i passaporti ufficiali al di fuori dell'accordo di cui si sta discutendo in questo momento, "perché teme che i passaporti ufficiali russi possano poi essere rilasciati anche a soggetti che non ne hanno diritto legale". Una fonte della controparte russa si oppone fortemente a questa posizione: "Come si può affermare che in Russia i passaporti vengano rilasciati in modo incontrollato, quando a rilasciarli è un unico ufficio di un unico Dipartimento all’interno di un unico Ministero?". Secondo il funzionario russo, Mosca ha inviato più volte a Bruxelles dei chiarimenti circa la procedura per il rilascio dei passaporti ufficiali per i cittadini russi. Ma i negoziatori europei insistono: "Vi sono dubbi che questa procedura poi non venga rispettata".
Sui dissidi tecnici gravano controversie ancor più profonde. Secondo una fonte della delegazione europea, Bruxelles vorrebbe dare maggiore libertà di movimento a quei gruppi di cittadini che "in maniera più attiva di altri contribuiscono all’integrazione tra i popoli e ad abbattere gli stereotipi esistenti": studenti, scienziati, rappresentanti di Ong, giornalisti e uomini d'affari. "I funzionari non sono la nostra priorità", ha sottolineato la fonte.
A Mosca, la pensano diversamente. "Non si tratta di un accordo sugli scambi di giovani; esso riguarda tutte le categorie di cittadini", controbatte una fonte del gruppo dei negoziatori russi. Sempre secondo tale fonte, la Russia considera il raggiungimento di un accordo in materia di facilitazione del rilascio dei visti come "una pietra miliare verso la loro completa abolizione".
"Nel 2006 sono stati soppressi i visti per i titolari di passaporti diplomatici – ovvero il gruppo di cittadini considerato più sicuro dall'Ue dal punto di vista dell’immigrazione", spiega il funzionario. "Il passo successivo sarebbe l'abolizione dei visti per i titolari di passaporti ufficiali. Dopodiché si potrà proseguire con gli studenti o gli anziani, e così via. Ma se gli europei non vogliono nemmeno parlare di passaporti ufficiali, come possiamo credere alle loro parole quando dicono che sono pronti a rimuovere completamente il regime dei visti?".
Fino ad ora, la questione dei passaporti ufficiali si è rivelata un vicolo cieco. Ma in vista dell’incontro di Cipro, le due parti hanno iniziato a discutere una serie di compromessi che potrebbero smuovere la situazione. Uno di questi potrebbe essere l'abolizione dei visti per i titolari di passaporti ufficiali biometrici (proposta russa) oppure l'esenzione dall’obbligo di visto per determinate categorie di titolari di passaporti ufficiali (idea dell’Ue).
La Russia conta molto sul sostegno di Cipro, che attualmente detiene la presidenza dell'Ue. Tanto più che Nicosia ha dei buoni motivi per intercedere a favore dei funzionari russi: i media ciprioti hanno riferito che Mosca concederà a Cipro un prestito di cinque miliardi di euro. E se i negoziati di ottobre 2012 si concluderanno con successo, l’accordo sulla liberalizzazione del regime dei visti potrebbe essere firmato già nel mese di dicembre 2012 in occasione del vertice Ue-Russia a Bruxelles.
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