Dieci morti. Tra cui anche un bambino. È questo il bilancio dell’incidente aereo avvenuto nel Nord della Kamchatka, nell’Estremo Oriente Russo, nella notte tra l’11 e il 12 settembre 2012 quando, alle 4.30 di Mosca (le 2.30 in Italia), un Antonov-28 si è schiantato al suolo pochi minuti prima dell’atterraggio.
Partito da Petropavlovsk e diretto a Palana, il velivolo è sparito dal segnale radar. Tra i 14 passeggeri a bordo del biturboelica da trasporto, si contano 10 morti, tra cui un bambino, il comandante Vyacheslav Shpak e il secondo pilota, Vladimir Danchenko.
Nello schianto sono sopravvissuti solamente tre uomini e una donna. Nel frattempo, così come riportano le agenzie di stampa russa, il governatore della Kamchatka Vladimir Ilyukhin ha dichiarato giornata di lutto nazionale.
Le famiglie delle vittime, da quanto si apprende dalla stampa russa, riceveranno 200mila rubli di risarcimento (circa 5mila euro).
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