Le autorità della capitale russa stanno mettendo a punto un piano per limitare la realizzazione di nuovi grattacieli nel centro città (Foto: Itar Tass)
Le autorità di Mosca stanno pianificando di limitare la costruzione di grattacieli nei quartieri antichi della città. In base a quanto riferito a Rbc Daily da Aleksandr Kibovskij, responsabile del dipartimento per il Patrimonio Culturale della città, il provvedimento in questione è già stato inserito nella normativa edilizia. Le norme previste per i quartieri Bulvarnoe Koltso e Sadovoe Koltso sono già in fase di applicazione. I quartieri interessati sono circa cinquecento.
“In generale alla gente piace che in primo piano ci siano gli edifici storici, eleganti, belli e pomposi, e sullo sfondo gli alti grattacieli. Questo trasmette una certa energia, il senso del tempo e si contrappone all’ambiente urbano. Quando però il paesaggio urbano sovrasta la componente storica e i dettagli, allora è diverso. Non va bene. Ma in linea di principio è bella la presenza contemporanea di diverse dimensioni temporali, spaziali e culturali”, ha detto alle telecamere di City-Fm il preside dell’Istituto Superiore di Urbanistica Aleksandr Vysokovskij all’Istituto Superiore di Economia.
Le autorità promettono provvedimenti che interessano gli edifici alti di tutti i quartieri di Mosca. “In generale, un provvedimento che interessi i grattacieli è indispensabile. Bisogna valutare a seconda del caso. Il progetto che è stato avviato per il Bulvarnoe Koltso e il Sadovoe Koltso è assolutamente necessario”, afferma Vysokovskyj.
“Nei nuovi quartieri ci sono casi in cui si può anche non limitare l’altezza, mi riferisco allo sviluppo di nuove aree. Di fronte a questioni di questo tipo non si deve procedere in modo univoco. Sicuramente è importante tutelare il patrimonio storico, è stato necessario limitare la costruzione di edifici troppo alti nel centro di San Pietroburgo. Allo stesso tempo è bene capire che ci sono possibilità di sviluppo per l’economia attuale, che nulla impedisce alle persone di avere l’opportunità di raggiungere i propri obiettivi, di contribuire all’economia”, ha spiegato l’esperto.
“L’edilizia deve andare avanti. La città è un tessuto vivo. Non è possibile trasformarla in un museo. Il punto è: chi e come costruisce, con quali obiettivi e per quali ragioni, chi regola l’intero processo, come questa persona si pone di fronte al parere dei cittadini. In ogni caso, non è possibile interrompere queste attività, le si deve regolare pensando al bene di tutti”, ha concluso Aleksandr Vysokovskij.
L'articolo originale è stato pubblicato su Rbc Daily
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