Vladivostok ospita il summit della Comunità Economica Asia-Pacifico (Foto: Ramil Sitdikov / Ria Novosti)
Mosca non darà priorità allo sviluppo dei rapporti con gli stati asiatici a scapito dei suoi legami con l'Occidente: lo ha annunciato mercoledì 5 settembre 2012 il ministro russo degli Esteri Sergei Lavrov.
“Un cambio di rotta della Russia non è nemmeno da prendere in considerazione perché, per volere del fato, della geografia, della storia, e grazie a quanto fecero i nostri antenati, noi siamo già rivolti sia verso Oriente sia verso Occidente, verso Nord e verso Sud”, ha dichiarato Lavrov.
“È nel nostro interesse sfruttare al meglio la situazione geologica, geopolitica e geoeconomica della Russia, tanto più che, come sapete, il miglioramento delle condizioni economiche e sociali della Siberia e delle regioni dell'Estremo Oriente russo è una delle priorità per il nostro Stato”, - ha aggiunto il ministro.
Al contempo, Lavrov ha sottolineato che “nel far questo non intendiamo certo dimenticare tutto ciò che accade nei rapporti con i nostri partner europei e del Sud dell'Asia”.
Il responsabile degli Esteri ha anche dichiarato che la Russia è pronta a discutere l'abolizione del regime dei visti con la stragrande maggioranza dei paesi dell'area Asiatico-Pacifica (gli stati membri dell'Apec).
“La Repubblica di Corea ci ha proposto di esaminare un progetto di accordo per l'esenzione dal visto per i nostri cittadini in caso di brevi soggiorni. Siamo pronti a trattative di questo genere praticamente con tutti gli Stati dell'area Asiatico-Pacifica”, ha detto Lavrov.
Parlando delle misure intraprese dai Paesi membri dell'Apec per snellire il sistema dei visti, il ministro russo ha dichiarato che è già stato introdotto un regime semplificato per gli uomini d'affari che si recano oltre frontiera.
“È stata discussa anche l'idea proposta dal nostro collega indonesiano, a proposito di un accordo per semplificare le procedure per la consegna di aiuti umanitari e l'ingresso di quanti lavorano per eliminare le conseguenze delle catastrofi. Credo che l'idea verrà appoggiata e che raggiungeremo un accordo in questo senso con l'Apec”, ha osservato Lavrov.
Il ministro ha inoltre annunciato che la Russia è pronta a continuare il dialogo con il Giappone per il raggiungimento di un accordo pacifico, a patto che vengano riconosciuti gli articoli dello Statuto dell'Onu.
“Naturalmente siamo pronti a discutere di qualsiasi argomento che interessi i nostri colleghi giapponesi, inclusa la questione della sigla di un accordo pacifico”, ha detto il responsabile degli Esteri.
Stando alle parole del ministro russo, la Federazione è pronta a proseguire le trattative per cercare un'intesa che tenga conto dei rispettivi interessi e che venga accolta dalle popolazioni di entrambi i Paesi.
“Uno dei punti di partenza fondamentali è la necessità di basarsi sulla legittimità, ivi incluso, ovviamente, il riconoscimento dei realia fissati nello Statuto dell'Onu”, ha sottolineato Sergei Lavrov.
Lo Statuto dell'Onu presuppone che i Paesi che lo accettano riconoscano l'intangibilità delle frontiere stabilite dopo la seconda guerra mondiale, ha fatto sapere l’agenzia russa Interfax.
L'articolo originale è stato pubblicato su Vzglyad
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