Napoleone dalla A alla Z

Il museo-panorama "La battaglia di Borodino" offre ai visitatori la possibilità di immergersi completamente negli avvenimenti del 1812, uscendone sani e salvi

Il museo-panorama “La battaglia di Borodino”, dopo essere rimasto chiuso per gli imponenti lavori di ristrutturazione durati sei mesi, nella primavera 2012 ha riaperto le porte ai visitatori e ora festeggia contemporaneamente tre importanti anniversari: i 200 anni dalla guerra del 1812 contro l'esercito di Napoleone; i 100 anni dall'apertura del panorama e i 50 anni dalla fondazione del museo.

Proprio nel luogo dove sorge il museo, si trovava un tempo la piccola izba in cui si svolse il famoso consiglio militare di Fili, nel quale il comandante in capo dell'esercito russo Kutuzov annunciò la decisione di cedere Mosca alle truppe di Napoleone senza combattere.

La Mosca dell'anteguerra accoglie i visitatori all'entrata del museo. Dopo le prime sale, l'atmosfera intorno a noi cambia bruscamente: dalle finestre delle case abbandonate salgono lingue di fuoco, si odono le grida e le risate degli invasori: i soldati trascinano il loro bottino. Le grida e il rumore si trasformano nello scalpitio dei cavalli, nelle parole dei soldati russi - significa che manca poco per arrivare al panorama. Le frecce rosse e quelle blu si incontrano nei centri abitati, rimbombano le esplosioni, l'esercito francese è in ritirata.

L'idea del panorama appartiene al pittore Franz Roubaud, che all'epoca si era distinto per le sue enormi tele "L'assalto all'aul Akhulgo" e "La difesa di Sebastopoli". Roubaud completò la sua titanica impresa nel 1912: la tela che immortala circa tremila personaggi è lunga in totale 115 metri, per un'altezza di 15. 

Il pezzo principale dell'esposizione è stato restaurato e dotato di chioschi informativi dai quali si può apprendere qual è il soggetto rappresentato in ogni parte della tela, oltre a leggere la storia della battaglia di Borodino e della fondazione del museo. È questo l'aspetto più interessante del museo. Sugli schermi di ciascun chiosco si può ingrandire qualsiasi frammento del panorama, osservarlo da tutti i lati e leggere chi vi è rappresentato.  Ecco un soldato dal volto insanguinato, con una corta giubba gialla. È Nikolaj Rybus, il sottoufficiale del reggimento Kirasirskij che fu insignito della medaglia dell'ordine di San Giorgio; durante la battaglia perse l'elmetto e continuò a combattere eroicamente senza di esso.

Nell'ambito della mostra "L'onore di Borodino" viene presentata una collezione di scene di battaglia, ritratti di condottieri, dei due imperatori e dei loro familiari, e un kit per le amputazioni dell'inizio del XIX secolo.  Su uno schermo interattivo si può seguire l'andamento della battaglia combattuta dalle sei di mattina fino alle quattro del pomeriggio.  Inoltre i visitatori possono vedere alcuni oggetti personali del generale-feldmaresciallo Kutuzov: una valigetta con gli strumenti da disegno, una tabacchiera, un elegante bureau.

Un ulano, un ussaro e un cosacco si scaldano davanti al fuoco e dividono il cibo con un tamburo dell'esercito francese. Sembra tutto vero, l'uniforme dei partigiani ricalca precisamente quella del XIX secolo: alla realizzazione dei pupazzi hanno contribuito degli storici e degli scenografi teatrali. Questa scena commovente è stata ricostruita sulla base delle memorie del leggendario partigiano Denis Davydov, che aveva preso sotto la sua protezione un soldato francese che si era smarrito e, arrivato con lui fino a Parigi, lo aveva riconsegnato ai genitori.

Nella mostra "Il tempo e gli oggetti, storia e leggenda" vengono presentate al pubblico una collezione di porcellane con scene di battaglia, alcune edizioni del leggendario romanzo di Lev Tolstoj Guerra e pace, che narra del 1812, sciabole e sculture, e alcune disposizioni militari. C'è il copione del regista del primo film russo tratto dal romanzo Guerra e pace, con tanto di dedica autografa di Sergej Bondarchuk, in segno di riconoscenza al museo per l'aiuto ricevuto nella preparazione delle riprese.    

Si possono visitare anche le altre sale del museo: "L'Europa alla vigilia della guerra", "Dal Nemana Smolensk", "I figli di Marte", le cui collezioni sono state arricchite durante la ristrutturazione. Molti dei pezzi esposti sono stati donati al museo de "La battaglia di Borodino" da collezionisti privati, e nel giorno dell'inaugurazione è stata donata la rara incisione europea "La presa di Reims da parte dei russi" e un portasigari del XIX secolo con le effigi dell'imperatore russo Alessandro I, dell'imperatore austriaco e del re di Prussia.

Il museo-panorama "La battaglia di Borodino" è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18; il giovedì è aperto fino alle ore 20

Fonti: afisha.ru, strana.ru

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