La Tv spegne la musica

Mtv Russia attira meno il pubblico russo: nel 2011 lo share medio quotidiano, secondo Tns, è sceso di 0,6 punti all'1,6 per cento (Foto: PhotoXpress)

Mtv Russia attira meno il pubblico russo: nel 2011 lo share medio quotidiano, secondo Tns, è sceso di 0,6 punti all'1,6 per cento (Foto: PhotoXpress)

I canali musicali per i giovani “Muz TV” e Mtv cambiano pelle per non sparire dall'etere

È ormai da tempo che la musica pop in Russia non registra più grandi ascolti, per questo motivo a breve tutti i canali federali dedicati alla musica potrebbero scomparire. Già nell’autunno 2012 il canale “Muz TV” verrà sostituito dal nuovo canale per giovani “JU” e nel 2013 anche il canale cult Mtv potrebbe essere rimosso dall’etere russo.

Fondato nel 1996, il canale “Muz TV” subirà nell’autunno 2012 un’importante operazione di rebranding, ha dichiarato al Kommersant, Andrej Dimitrov, direttore generale dell’emittente televisiva. Il nuovo canale verrà chiamato semplicemente “Ju”. Nella pratica verrà mantenuta invariata la programmazione attuale e cambierà solamente l’immagine e la strategia di marketing dell’emittente, ha precisato Dimitrov. Secondo il direttore generale, il target di riferimento continueranno a essere i giovani spettatori di età compresa tra gli 11 e i 34 anni. Dell’imminente cambio di immagine di “Muz TV” parlano anche i manager di “Video Interneshnl”, una delle più importanti holding pubblicitarie russe che cura la pubblicità del canale.

"Il rilancio dell’emittente è dovuto al fatto che attualmente i canali che trasmettono solo video musicali occupano un posto insignificante nel palinsesto russo", spiega Andrej Dmitrov. I programmi più seguiti di “Muz TV”, nei primi cinque mesi di quest’anno, secondo i dati di Tns Russia, sono stati la serie televisiva “Streghe”, i reality show “Top Model po-russki” e “Hell’s Kitchen”, e la trasmissione “10 motivi per innamorarsi”. Nei fine settimana, inoltre, il canale trasmette film d’autore. L’emittente è considerata ormai da tempo un canale per i giovani, e non più esclusivamente un canale musicale, sottolineano a “Muz TV”.

“Muz TV” assieme a Disney Channel (l’ex “Seven TV”) fa parte della holding JUTV, creata su base paritetica da “AF Media Holding” di Alisher Usmanov e “Media-1 TV” di Ivan Tavrin. Stando ai dati di Tns Russia, nel 2011, il canale ha registrato una percentuale media di ascolti del target di riferimento pari al 2,2 per cento. I ricavi pubblicitari dell’emittente, secondo “Kvendi RusMediaAudit” potevano crescere del 51 per cento, fino a 2 miliardi di rubli.

JUTV non intende, tuttavia, rinunciare al marchio “Muz TV”. Con questo nome, la holding si augura, in autunno, di “far rivivere la leggenda”, lanciando sulla Tv via cavo un altro canale che trasmetterà principalmente video e programmi musicali.

"Sono attualmente in corso le trattative con i fornitori di servizi via cavo", afferma Dimitrov. Ciò è confermato da una fonte interna a una delle società di telecomunicazioni coinvolte. Al momento, tra i primi 10 canali televisivi più popolari che trasmettono principalmente via cavo o via satellite, ci sono solo due canali musicali: uno appartenente all’emittente Ru.tv e un altro, A-One, dedicato alla musica hip-hop. Il primo, secondo i dati di Tns Russia, è seguito ogni giorno da almeno 1,1 milioni di spettatori, il secondo da 617 mila persone.

Per il momento non vengono divulgate informazioni circa l’ammontare degli investimenti per il lancio di “JU” e della versione via cavo di “Muz TV”. Secondo un top manager di un’importante emittente federale, l’intera operazione di rebranding potrebbe venire a costare complessivamente 10 milioni di rubli. I costi potrebbero comunque aumentare, avverte, dal momento che il nuovo marchio avrà bisogno anche di un sostegno pubblicitario. Quando si crea un canale via cavo è necessario avviare delle trattative con i relativi provider per accedere alle loro reti. Secondo una fonte del Kommersant, operante nel mercato, a Mosca, attualmente, il proprietario di un canale può pagare i provider dai 15 ai 18 dollari per ogni nuovo abbonato.

Anche Mtv, il principale concorrente di “Muz TV”, che trasmette in Russia dal 1998 e che dal 2007 è di proprietà della holding "ProfMedia", ha ridotto al minimo la trasmissione di clip musicali. “La musica non dà ascolti”, aveva affermato Rafael Akopov, presidente di “ProfMedia”, nel corso di un'intervista con il Kommersant, nel dicembre del 2009. Il marchio cult attrae sempre meno spettatori: nel 2011, la quota media di ascolti giornalieri di MTV è scesa, secondo dati di TNS Russia, di 0,6 punti percentuali, raggiungendo l’1,6 per cento, 0,3 punti percentuale in meno rispetto al canale d’animazione, rivolto alla stessa fascia di pubblico, “2x2” (anche di proprietà di “ProfMedia”). Tuttavia, nel periodo gennaio-giugno 2012 la quota media giornaliera di spettatori per Mtv è cresciuta di 0,09 punti percentuali, raggiungendo l’1,67 per cento, mentre per “Muz TV”, è diminuita di 0,11 punti percentuali, raggiungendo il 2,21 per cento.

Ogni anno, “ProfMedia”, come testimoniano i suoi bilanci d’esercizio, destina a Mtv Networks, che fa parte del conglomerato dei media statunitense Viacom, “un importo del 7,5 per cento per i diritti d’autore”, più altre spese operative aggiuntive relative al design e alla piattaforma. I servizi stampa di “ProfMedia” e della filiale russa di Viacom si sono rifiutati di specificare i dettagli del contratto di licenza. Lo scorso anno, i ricavi pubblicitari di MTV, secondo “Kvendi RusMediaAudit”, sarebbero stati pari a circa 1,35 miliardi di rubli. Se il 7,5 per cento viene calcolato su tali ricavi, allora nel 2011 “ProfMedia” potrebbe aver pagato, per i diritti a utilizzare il marchio Mtv in Russia, un minimo di 101 milioni di rubli.

È probabile che il prossimo anno “ProfMedia” rinunci al marchio Mtv, affermano fonti del Kommersant operanti nel mercato della Tv. Nel mese di luglio 2012, “ProfMedia” ha riunito tutti i suoi tre canali - TV-3, Mtv e “2x2” in un’unica holding televisiva, diretta da Nikolaj Kartozija. In un comunicato stampa sul tema, Kartozija ha dichiarato che il suo compito sarà attirare il pubblico giovane dei canali federali e fare in modo che non si annoi. “Per questo abbiamo bisogno di un sacco di nuove soluzioni”. Ulteriori prospettive di cooperazione tra “ProfMedia” e Viacom rimangono per ora in sospeso.

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