Le opere in mostra di Asta Brzhesizkaja (Foto: Ufficio Stampa)
Asta Brzhesizkaja faceva parte del gruppo degli artisti che nel XX secolo tenevano alta la fama della porcellana “Kuznetsovskij”, che prende il suo nome dall’imprenditore Terentij Kuznetsov, il quale nel 1832 aprì, nei pressi di Mosca, una fabbrica di porcellana.
La fabbrica produceva porcellane artistiche per la famiglia imperiale e per l’aristocrazia russa, ma anche diversi prodotti fabbricati in serie. Nell’epoca dell’Unione Sovietica l’estetica dei prodotti cambiò in conformità allo spirito dell’epoca. La curatrice della mostra, Olga Loginova, intervistata da La Voce della Russia, rivela che uno dei primi lavori della Brzhesizkaja, venuta a lavorare in fabbrica negli anni ’30, è stata la serie “Repubbliche dell’Urss”.
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Le opere in mostra di Asta Brzhesizkaja (Foto: Ufficio Stampa) |
"Le sculture, molto dettagliate, di ragazze in costumi nazionali, sono tipiche per quell’epoca - spiega Loginova -. Erano tempi in cui l’arte doveva esaltare la prosperità dei popoli del Paese dei Soviet. Ciononostante nei lavori dell’allora giovane Asta Brzhesizkaja si vede uno stile individuale: plasticità, naturalità dei gesti, cura dei particolari".
È interessante la storia della figurina del principe Jurij Dolgorukij, fondatore di Mosca. La figurina è stata ordinata dallo Stato per gli 800 anni della capitale che ricorrevano nel 1947. Asta Brzhesizkaja decise di restar fedele alle cronache storiche, che descrivevano il principe come un uomo brutto. Tuttavia la commissione statale consigliò con insistenza la giovane artista di dimenticare questo particolare. Allora Asta ha creato un personaggio diventato simbolo di tutti i militi della Russia antica. La commissione approvò il lavoro.
Asta Brzhesizkaja ha partecipato a più di 100 mostre in Russia e all’estero. Oggi i suoi lavori sono esposti in molti musei, tra cui anche l’Ermitage di San Pietroburgo. Nel periodo della maturità la Brzhesizkaja si dedicò al mondo della musica, del teatro e della letteratura. Ha creato le figure di Alexandre Dumas, Alphonse Daudet, Mark Twain e, naturlamente, di molti scrittori classici russi. C’è poi una lunga serie di figurine di attori e registi che erano amici dell’artista.
Brzhesizkaja si spense a 96 anni. Fino agli ultimi giorni ha continuato a lavorare, creando in tutto più di 500 statuine.
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