Un rivoluzionario dispositivo anti-droga

Il dispoitivo anti-droga che rivoluzionerà la guerra al narcotraffico (Foto: Ufficio Stampa)

Il dispoitivo anti-droga che rivoluzionerà la guerra al narcotraffico (Foto: Ufficio Stampa)

Scienziati russi hanno messo a punto un sistema che permette di riconoscere col laser le sostanze stupefacenti in brevissimo tempo

Scienziati russi della compagnia “RamMiks”, del centro tecnologico Skolkovo e di EnSpectr, hanno elaborato un singolare dispositivo laser in grado di determinare la composizione dei liquidi passando attraverso vetro e plastica e di riconoscere in un attimo i prodotti contraffatti, oltre a scoprire sostanze stupefacenti.

“La nostra società ha elaborato l’analizzatore laser basato su spettro di Raman e luminescente EnSpectr, per la rapida identificazione di micro particelle di sostanze organiche e inorganiche – ha comunicato all’Itar-Tass Alexei Steblev, direttore del marketing della compagnia “RamMiks” -. Questo dispositivo permette, nel giro di un secondo, di identificare qualsiasi sostanza attraverso la confezione e senza dover prendere un campione”.

I progettisti sono convinti che le prospettive di impiego siano enormi. Grazie al suo aiuto si può: determinare all’istante una contraffazione in campo farmaceutico, chimico e petrolchimico; trovare sostanze esplosive, altamente tossiche e stupefacenti durante le ispezioni di sicurezza nei punti di controllo; effettuare rapide analisi della qualità di aria e acqua; ampliare le metodologie delle analisi cliniche; risolvere i problemi di identificazione nella mineralogia e nella gemmologia; riconoscere le pietre preziose originali senza l’aiuto di gioiellieri esperti.

Foto: Ria Novosti

Petrolio di contrabbando
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con le guardie di confine 

Quest’ultima funzione ha già suscitato l’interesse dei doganieri: Steblev riferisce che la compagnia ha firmato un contratto con il servizio doganale russo per ricevere il dispositivo.

“La nostra metodologia d’analisi è vantaggiosa perché è veloce, ad alta definizione e non richiede alcun contatto” ha spiegato Steblev. “Inoltre fa parte del nostro know-how l’analisi simultanea con spettri di Raman e di luminescenza, mentre gli analoghi degli altri Paesi si fondano soltanto sull’effetto della diffusione Raman. Ciò significa che è come se il nostro apparecchio valutasse una sostanza non con uno, ma con due occhi”.

L’analizzatore russo si distingue in senso positivo dai suoi analoghi stranieri per la compattezza e il prezzo basso. Steblev ritiene che a livello di specifiche tecniche il dispositivo supera i suoi “colleghi” internazionali di 1,5-2 volte, mentre sul prezzo li batte di 2-5 volte. Per di più i progettisti hanno inserito moltissimi “optional”, tra cui, per esempio, un’interfaccia assolutamente chiara e semplice per gli utenti che permette di acquisire dimestichezza con l’apparecchio letteralmente in cinque minuti. Anche la “manutenzione tecnica” non crea alcun problema: cambiare la fonte “bruciata” del raggio laser è facile come avvitare una lampadina. Nei dispositivi stranieri l’operazione richiede una significativa perdita materiale e di tempo.

Molti Paesi in tutto il mondo hanno mostrato interesse per l’invenzione russa: è già stata acquistata da varie organizzazioni di ricerca e da utenti privati di 14 Stati. In Russia invece, purtroppo, hanno apprezzato i pregi dell’apparecchio soltanto i doganieri e i collaboratori del museo “Bachrushin”, preoccupati per la conservazione dei capolavori mandati all’estero per far parte di molteplici esposizioni. “Per gli addetti dei musei è stata sviluppata una tecnologia per applicare sulla superficie del quadro, prima della spedizione in qualche mostra, alcune sostanze che sono rilevate soltanto per mezzo del nostro dispositivo, cosicché ora si può essere certi che ritorneranno esattamente le tele che sono state portate fuori”, ha spiegato Steblev, aggiungendo che i produttori del congegno sperano in una futura collaborazione con l’Ermitage di San Pietroburgo e con altri illustri musei russi. 

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