Sberbank scala la Top20

Sberbank è entrata nella Top20 delle banche più quotate del mondo. Ora dovrà crescere ancora di circa 15 miliardi di dollari (Foto: Getty Images / Fotobank)

Sberbank è entrata nella Top20 delle banche più quotate del mondo. Ora dovrà crescere ancora di circa 15 miliardi di dollari (Foto: Getty Images / Fotobank)

Il colosso bancario russo ha conquistato il 17esimo posto nella classifica degli istituti di credito più grandi al mondo. E crescono le sue quotazioni alla Borsa di Londra

Con una capitalizzazione di mercato pari a 62,4 miliardi di dollari, Sberbank è entrata nella Top20 delle banche più quotate al mondo. Se in una settimana si giocava il 17-18esimo con U.S. Bancorp, nel corso delle trattative è salita al 16esimo posto, superando l’Australian & New Zealand Banking Group. Alle sue spalle figurano colossi come Bnp Paribas e Deutsche Bank. Occupa il settimo posto tra le banche europee e statunitensi, e tra quelle europee è seconda solo a Hsbc.

Per raggiungere uno dei suoi obiettivi strategici, ovvero entrare, entro il 2014, nella classifica delle dieci banche più care del mondo, il colosso del credito russo dovrà crescere ancora di circa 15 miliardi di dollari, o di quasi un quarto. Dall’inizio del 2012 le sue quotazioni alla Borsa di Londra sono aumentate del 13,5 per cento.

Sberbank vanta una performance finanziaria stabile, acquista attivi e presto diventerà un attore globale, sostengono i gestori del suo portafoglio finanziario. Il gigante russo ha approfittato degli aiuti dello Stato e con un abbassamento dei tassi è riuscito ad attirare clienti corporate chiave; "Dopodiché, sfruttando le sue risorse illimitate, è passato allo sviluppo del più redditizio settore del retailing", aggiunge il presidente del consiglio d’amministrazione di Mdm Bank, Oleg Vjugin.

Sberbank, tuttavia, non deve il suo successo tanto all’aumento della sua capitalizzazione, quanto al crollo delle azioni della maggior parte delle banche globali. La congiuntura mondiale dovrebbe continuare a favorire il colosso russo; pertanto i suoi piani di entrare nella Top10 risultano “fattibili”, sostiene Vjugin. La crisi in Europa continua, i timori in merito agli Stati Uniti rimangono e il prezzo del petrolio supera i 100 dollari al barile, sostiene il presidente di Mdm Bank: “In Russia si possono ancora fare profitti, mentre in Europa, vista la carenza di capitale, ciò è più difficile, e la capitalizzazione delle banche occidentali continuerà con molta probabilità a diminuire”.

"La crisi non ha niente a che vedere con il caso Sberbank e, anche alla luce dei problemi dei concorrenti, è difficile che il colosso riuscirà a raggiungere i primi dieci posti", dichiara Artur Achmetov di Solid.  “Ciò sarà possibile solo qualora vi sia un ulteriore calo della capitalizzazione delle altre banche e parallelamente uno sviluppo positivo della stessa Sberbank, soprattutto mediante l’acquisizione di altre banche”, aggiunge la prima vicepresidentessa di Gazprombank, Ekaterina Trofimova.

La strategia di entrare nelle prime dieci banche è fattibile, ne è convinta la vicedirettrice di Sberbank, Bella Zlatkis: “I problemi delle banche globali non c’entrano nulla - sostiene. - Quando abbiamo preparato la nostra strategia, non abbiamo preso in considerazione i problemi dell’economia mondiale, bensì il fatto che l’implementazione di nuove tecnologie possa aumentare il rendimento e la redditività della banca”.

"La crescita reale di Sberbank è iniziata dopo che sono risultati evidenti gli errori commessi dalle principali banche occidentali e le loro amministrazioni non sono state in grado di evitarli", sostiene il direttore del consiglio d’amministrazione del gruppo Renessans Russia, Aleksandr Percovkij. Convinto che il successo di Sberbank confermi come la crescita dell’economia mondiale venga ora dai mercati emergenti.  

L'articolo originale è stato pubblicato su Vedomosti

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