Mentre in Italia si parla di spending review, in Russia il ministro delle Finanze approva una nuova misura per risparmiare sulla spesa pubblica (Foto: Legion Media)
In base alle nuove norme proposte dal Ministero russo delle Finanze, i funzionari che non rispettano il Codice di Bilancio dovranno pagare le sanzioni previste di tasca propria.
In un recente incontro, il ministro delle Finanze Anton Siluanov ha presentato degli emendamenti al Codice di Bilancio che egli spera miglioreranno l’efficienza nella spesa pubblica.
Mentre sino ad oggi si è cercato di fare in modo che i fondi pubblici fossero spesi per certi scopi, il nuovo documento intende assicurarsi che siano soprattutto spesi in maniera opportuna. A questo fine, le nuove norme accordano alla Camera di Revisione Contabile il diritto di verificare l’opportunità delle spese pubbliche e riconoscono al Servizio Federale per la Supervisione Finanziaria e la Pianificazione del Bilancio poteri più ampi.
Le misure più interessanti della proposta sono però quelle che prevedono un sistema di sanzioni per chi contravviene alle norme stabilite. La normativa attuale prevede diciotto diverse infrazioni, ma solo per tre di queste è prevista una pena amministrativa sotto forma di sanzione pecuniaria.
Ad esempio, in base alle nuove norme l’impiego di fondi pubblici a scopo diverso da quello previsto e il mancato rispetto delle scadenze per il loro pagamento sono punibili con una multa compresa tra i 4.000 e i 5.000 rubli (dai 100 ai 125 euro circa) per i singoli contravventori e tra i 40.000 e 50.000 rubli (dai 1.000 ai 1.250 euro circa) per le regioni. Per una simile trasgressione, il codice prevede la massima sanzione: se il reato interessa una somma particolarmente cospicua, il funzionario colpevole rischia infatti una multa che può arrivare a 500.000 rubli (12.500 euro circa), o cinque anni di carcere.
“Di fatto, la maggior parte delle misure previste dal Codice del Bilancio non possono essere applicate a causa della complessità delle procedure o del rischio di compromettere le attività di bilancio”, ha dichiarato Siluanov, facendo notare che il blocco dell’erogazione delle spese pubbliche punisce i consumatori anziché un funzionario o un’entità specifici.
Vladimir Nazarov, esperto dell’istituto intitolato a Yegor Gaidar, si dice d’accordo: “Non è mai accaduto che a causa di qualche violazione il ministro delle Finanze abbia smesso di erogare fondi a una regione pesantemente sovvenzionata”, ha affermato, perché così facendo “le somme da corrispondere aumenterebbero e si verificherebbero delle sgradevoli conseguenze politiche”.
Per risolvere il problema, il Ministero delle Finanze ha deciso di redigere una lista delle violazioni alle norme che regolano il bilancio, ciascuna delle quali prevede delle multe da imporre a specifici individui o organizzazioni. L’ammontare di quelle sanzioni non sarà fisso, ma varierà in base all’ammontare dei fondi che sono stati impiegati in maniera inopportuna. Il Ministero ha inoltre proposto che talune violazioni particolarmente gravi comportino l’interdizione dai pubblici uffici. I portavoce del Ministero però non hanno voluto specificare quale sarebbe l’ammontare delle multe in ciascun caso, perché il documento è ancora all’esame del governo.
Nazarov ritiene che le nuove misure saranno più semplici da applicare. “La cerchia di coloro ai quali le sanzioni saranno applicate si restringerà: una cosa è punire un’intera regione della Federazione Russa (come forse sarebbe normale se avessimo un normale stato federativo), e ben altra è trasferire parte delle responsabilità ai funzionari. Esiste la possibilità che qualcuno sia davvero punito”, ha aggiunto.
Tuttavia, stando a Igor Nikolaev, direttore del Dipartimento di Analisi Strategica della società Fbk, “i funzionari pubblici sono astuti”, ha affermato, “e nel caso di violazioni sarà difficile dimostrare la responsabilità personale”. Nikolaev prevede inoltre che i funzionari tenteranno di trasferire la responsabilità ai propri superiori, e che alla fine verrà fuori che a dare l’ordine è stato un vice primo ministro, o il premier in persona.
L'articolo originale è stato pubblicato su Rbc Daily
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