Navalny sotto scacco

La Commissione d'Inchiesta russa sta indagando sul blogger russo, leader dell'opposizione, Alexei Navalny, che ora rischia diversi anni di carcere (Foto: Kommersant)

La Commissione d'Inchiesta russa sta indagando sul blogger russo, leader dell'opposizione, Alexei Navalny, che ora rischia diversi anni di carcere (Foto: Kommersant)

Il blogger russo, leader dell'opposizione, è stato accusato di appropriazione indebita e rischia fino a dieci anni di carcere

Alexei Navalny rischia una pena fino a dieci anni di prigione. La Commissione di Inchiesta russa ha infatti accusato il noto blogger di “appropriazione indebita” per un totale di 16 milioni di rubli (circa 400.000 euro).

Secondo la Commissione di Inchiesta Navalny, lavorando come consulente del governatore della regione di Kirov, Nikita Belykh, avrebbe organizzato un’appropriazione indebita di beni della compagnia Kirovles. Secondo l’accusa, egli avrebbe organizzato la vendita di oltre 10mila metri cubi di legname a un prezzo inferiore rispetto a quello di mercato.

Le forze dell’ordine avrebbero iniziato a interessarsi dell’attività di Navalny a dicembre 2010. Il capo di Kirovles, Opalev, aveva all’epoca dichiarato che Navalny lo aveva costretto a firmare un contratto per la fornitura di legname proveniente dalla foresta di Viatka. Gli investigatori, non avendo prove, hanno rifiutato due volte di avviare un procedimento penale. Ma con l’intervento del capo della Commissione di Inchiesta Aleksandr Bastrykine, si è dato il via al procedimento giudiziario.

Dal suo blog Navalny ha quindi inziato un’ampia campagna contro Bastrykine, sostenendo che il capo della Commissione di Inchiesta sarebbe titolare di un’impresa e avrebbe la residenza in Repubblica Ceca. Una cosa, questa, che secondo il leader dell’opposizione andrebbe contro la legge.  

La maggior parte degli oppositori ritengono che alla base delle azioni della Commissione di Inchiesta ci sarebbero motivi politici, visto che Navalny è stato uno dei promotori delle manifestazioni di massa. Il partito Russia Unita, al contrario, appoggia l’intervento della Commissione d’Inchiesta: “Navalny, che da qualche anno si permette di dare lezioni al Paese, è stato smascherato per le sue stesse azioni illecite”, ha dichiarato il vice segretario del Consiglio Generale del partito Russia Unita, Andrei Issayev.

Il governatore Nikita Belykh, di cui Navalny è stato consulente, ha aggiunto: “Non ci sono danni e le indagini della Commissione d’Inchiesta sono infondate. “Alexei è stato membro del gruppo di lavoro per la riorganizzazione di Kirovles – ha fatto sapere Belykh sul suo blog -. Ha lavorato per aumentare la trasparenza dell’industria del legno”.

“Si tratta di accuse infondate – ha detto Navalny -. Tutta questa storia è in contrasto con quanto ho dichiarato io e con quello che hanno detto i testimoni. Non ce ne sarebbe nessun motivo. Il reato è stato inventato. Tutte le grosse testimonianze fatte valere contro di me sono false”.

L’analista politico Gleb Pavlovsky ha dichiarato che, secondo lui, “evidentemente Navalny sta subendo delle minacce”, concludendo poi: “La questione non è rivolta personalmente a lui e all’opposizione, ma alla classe media e alle aziende che sostengono l’opposizione. Vogliono intimidirli, metterli in guardia, mettergli insomma i bastoni tra le ruote con un’azione penale”.

L'articolo originale è stato pubblicato su Kommersant

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