Hacker russi per la sicurezza Usa

Il governo degli Stati Uniti sempre più spesso ricorre all'impiego di esperti informatici per migliorare il proprio apparato di difesa (Foto: Photoxpress)

Il governo degli Stati Uniti sempre più spesso ricorre all'impiego di esperti informatici per migliorare il proprio apparato di difesa (Foto: Photoxpress)

Il governo degli Stati Uniti vuole ingaggiare esperti informatici della Federazione per rafforzare il proprio sistema di difesa e combattere il terrorismo

Il governo degli Stati Uniti sta progettando di utilizzare la professionalità dei migliori hacker del mondo per combattere il terrorismo e per rafforzare il sistema di sicurezza. John Arquilla, assessore del Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, durante un’intervista al quotidiano britannico The Guardian ha affermato che il Ministero della Difesa degli Usa ha in programma di utilizzare un centinaio di hacker, soprattutto russi, per realizzare il progetto.

Arquilla ha accusato inoltre il Pentagono di "sperperare un sacco di soldi in inutili portaerei, carro armati e veivoli, invece di investirli per una strategia molto più utile, che potrebbe essere realizzata contattando specialisti informatici”. “Per quanto riguarda le competenze di cibernetica - ha dichiarato l’assessore Arquilla -, gli Stati Uniti sono rimasti indietro rispetto alle altre superpotenze”.

“Cercheremo di creare qualcosa di analogo al Bletchley Park britannico (Bletchley Park o 'Station X', il centro dove durante la Seconda Guerra Mondiale gli inglesi decifravano i codici, ndr) – ha aggiunto Arquilla -. Contatteremo russi e asiatici che, senza dubbio, sono i migliori decifratori al mondo. Abbiamo già preso contatti con alcuni tra gli hacker più influenti”.

Dal canto loro, gli hacker russi non escludono la possibilità di collaborare con il governo americano. A patto che si rispettino alcuni compromessi. Uno dei migliori hacker della Federazione, conosciuto nella Rete sotto il nome di Zeus, ha dichirato di “accettare a fronte di una somma decente di denaro e di buone condizioni di vita”. “Un’altra cosa molto importante – ha aggiunto -, è che questo tipo di attività non risulti rivolta contro la Russia. Perché non voglio essere un traditore della mia patria. Ovviamente lavorare negli Stati Uniti avrebbe molti vantaggi: dalla possibilità di realizzarmi professionalmente alla qualità della vita molto elevata”.

Un altro hacker ha invece affermato che lavorare per strutture governative comporta non pochi rischi, anche se, d’altra parte, i vantaggi sono notevoli. Le autorità statunitensi sono perfettamente consapevoli che, per tutta una serie di ragioni, non sarà facile contrattare con i professionisti russi, anche a causa delle complicate relazioni che intercorrono da anni tra Russia e Usa. I servizi segreti americani continuano inoltre a dimostrarsi piuttosto scettici nei confronti di questo piano.

Arquilla è comunque convinto che questo progetto apporterebbe grossi vantaggi rispetto ai sistemi utilizzati attualmente. “Il controllo politico e militare si rivelerebbe molto più efficace”, ha ammesso. 

“Dobbiamo comunque andare coi piedi di piombo – ha aggiunto -. Stiamo parlando di un enorme capitale umano e non dobbiamo dimenticare che gli hacker russi sono tra i più avanzati al mondo”. I professionisti russi sono ovviamente al corrente che il gruppo sarebbe eventualmente composto perlopiù da loro connazionali.

“È ovvio che nella lista ci sarebbero molti più russi che asiatici – ha detto Zeus -. Sono sicuro che se gli americani si mettessero in contatto con noi, un dialogo sarebbe possibile”. Sempre più spesso il governo americano ricorre al lavoro di hacker e, secondo le parole di Arquilla, il programma di reclutamento di esperti informatici stranieri comporterebbe grandi successi. 

L'articolo originale è stato pubblicato su Izvestia

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