Video tratto da Ria Novosti
Risalgono a 50mila anni fa i reperti archeologici rinvenuti da alcuni studiosi vicino Baku, in Azerbaigian. Ossa di iene, rinoceronti e numerose zanne, sono venute alla luce dalla terra di una delle città più antiche e più grandi di questa zona, i cui beni, come il Palazzo degli Shirvanshah e la Torre della Vergine, sono stati dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
Durante gli scavi, gli scienziati hanno scoperto non solo ossa e resti di animali, ma anche radici e steli conservati fino ai giorni nostri. “La particolare consistenza del sottosuolo ha permesso di portare questi resti fino a noi – ha spiegato il capo del dipartimento dell’Istituto di geologia dell’Accademia delle Scienze, Tariel Eibatov -. C’è una grossa quantità di radici, foglie e piante, dalle quali possiamo capire un sacco di cose”.
Secondo lo studioso, in passato in questo luogo c’era un lago di acqua dolce dove, presumibilmente, gli animali venivano a dissetarsi, talvolta annegando. Ciò spiegherebbe il ritrovamento di dieci crani di rinoceronte e circa diecimila reperti ossei.
Tutti i diritti riservati da Rossiyskaya Gazeta
Iscriviti
alla nostra newsletter!
Ricevi il meglio delle nostre storie ogni settimana direttamente sulla tua email