Mosca potrebbe diventare un'area libera dal visto di ingresso (Foto: Getty Images / Fotobank)
Le autorità russe stanno prendendo in considerazione l’idea di rendere Mosca una zona “visa-free”, ovvero libera dal visto. Una proposta che, secondo gli autori del progetto, potrebbe portare alla capitale russa un incremento di entrate pari a 120 miliardi di rubli, pari a circa 3 miliardi di euro.
Secondo gli esperti, un simile provvedimento potrebbe inoltre dare una spinta importante agli investimenti, anche se c’è chi storce il naso all’idea di concedere il via libera all’esenzione del visto per Mosca.
L’iniziativa è stata annunciata da Sergei Cheremin, capo dipartimento per le Relazioni Economiche e Internazionali di Mosca: l’idea, che permetterebbe agli stranieri di recarsi a Mosca senza visto per un massimo di tre giorni, è stata definita “positiva” da Vadim Zelensky, presidente dell’Associazione delle Agenzie per il turismo d’affari.
“Il regime dei visti frena lo sviluppo del turismo – ha detto -. Se questa iniziativa dovesse rivelarsi conforme alla legislazione, si tratterebbe di un’idea brillante per le pubbliche relazioni della capitale. Molti verranno a conoscenza della cosa e, se Mosca riesce a sfruttarla al meglio, potrebbe essere un’ottima occasione per promuovere la città come un luogo ospitale per tutti gli stranieri. I turisti ovviamente portano soldi, e con queste entrate si potrebbe coprire quanto non ricavato dalle tasse”.
Tuttavia il politologo Dmitri Oreshkin è convinto che si tratterebbe di un’iniziativa molto complessa da mettere in piedi. “Sarebbe un buon segnale, che dimostrerebbe la consapevolezza da parte della autorità di come i visti frenano l’espansione economica – ha dichiarato -. Mosca sta facendo solo un piccolo passo, ma non credo che riuscirà a farlo del tutto. Il Ministero dell’Interno non lo permetterà, perché preferisce avere tutto sotto controllo. Dobbiamo cancellare del tutto i visti, se vogliamo incoraggiare le imprese. Se invece vogliamo mantenere la nostra unicità, terrorizzata dall’influenza straniera, allora dobbiamo alzare una cortina di ferro, finora mantenuta viva solo per abitudine dai nostri servizi speciali”.
Il ministro degli Esteri ha specificato, invece, che un regime senza visti per Mosca potrebbe influenzare il dialogo sull’esenzione di visti per la Russia in rapporto ad altri Paesi.
L'articolo è stato pubblicato sul Kommersant
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