La raccolta di aiuti a Mosca da inviare alle popolazioni alluvionate della Russia del Sud (Foto: Itar-Tass)
Dopo i nubigragi che la notte del 7 luglio 2012 hanno ucciso oltre 170 persone e lasciato più di 30.000 persone senza fissa dimora nella regione di Krasnodar, organizzazioni governative e comuni cittadini in tutta la Russia hanno iniziato a coordinare gli sforzi di soccorso.
In poco tempo circa 18 tonnellate di aiuti umanitari sono stati raccolti a Mosca per Krasnodar, ha comunicato Vladimir Petrosyan, capo del Dipartimento di Sicurezza Sociale di Mosca. I volontari hanno ricevuto generi di prima necessità, come abbigliamento, calzature, detersivi, medicinali, alimenti per l'infanzia e asciugamani. Anche 500 spazzolini da denti.
Il ministro delle Emergenze Vladimir Puchkov ha detto che quello di cui Krasnodar ha più bisogno è: acqua in bottiglia, prodotti alimentari confezionati e giocattoli per bambini, aggiungendo che non c'è più bisogno di vestiti. "Abbiamo comprato tante caramelle, lecca-lecca per lo più, perché il cioccolato si sarebbe sciolto, e poi marmellate e frutta secca", ha detto un volontario. "Vogliamo che la gente riceva anche dolci pensieri con il cibo in scatola".
A Mosca, la raccolta di aiuti umanitari è stata organizzata dal Dipartimento di Sicurezza Sociale di Mosca. Inoltre, in tutta la città 122 centri di servizi sociali hanno aperto punti di raccolta di donazioni. Aiuti umanitari arrivano a Krasnodar anche da altre regioni russe, tra cui Adygeya, Kalmykia, Inguscezia e Astrakhan. In tutto, circa 400 tonnellate di merci sono state consegnate sul luogo della tragedia.
"Siamo aperti dalle 9 del mattino, la sera è ancora lontana, ma abbiamo già ricevuto qualcosa da più di 30 persone", ha detto Dmitry Vershinin, presidente della Croce Rossa a Sverdlovsk. "Penso che ci sarà un picco dopo le 6 del pomeriggio, quando le gente uscirà dal lavoro. La popolazione è generosa, ognuno dà quello che può. Un deputato ha portato 10 scatole di sapone. Una donna anziana ha viaggiato in tram, al caldo, per un'ora, per consegnarci un pacco con vestiti per bambini. Chi porta aiuti non si preoccupa nemmeno di lasciare il proprio nome, ma vuole semplicemente aiutare".
Articolo redatto con informazioni tratte da RIA Novosti, Komsomolskaya Pravda e Itar-Tass
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