Sale vertiginosamente con il passare delle ore la conta delle vittime delle violenti piogge che, nella notte tra il 6 e 7 luglio 2012, hanno investito il Sud della Russia, nella regione di Krasnodar, sul Mar Nero.
Fonti della polizia locale rendono noto che nel distretto di Krymsk sono stati ripescati i corpi di 35 persone, annegate per i violenti nubifragi. Tra loro un bambino. Il bilancio provvisorio è fermo a 146 vittime.
In ginocchio anche il distretto balneare di Gelendzhik, dove oltre 22mila persone e un ospedale sono rimasti senza elettricità. Interrotte le principali vie di comunicazione, stradale e ferroviaria.
Funzionari della regione di Krasnodar emanano bolletti drammatici: due annegati nella città di Novorossiysk, il più grande porto del Mar Nero; 9 i morti finora contati a Gelendzhik, tra cui 5 rimasti folgorati dalla caduta di un cavo dell'alta tensione.
Nelle zone più colpite la pioggia non sembra cessare, così come non si placa la sferzata dei venti ed è alto il rischio frane. Al lavoro 700 soldati e 100 mezzi di soccorso. Aiuti sono giunti anche da Mosca. Almeno 13mila sarebbero i senzatetto.
Bloccato anche l'export di petrolio sul Mar Nero e ferme le attività nel porto di Novorossiysk.
AGGIORNAMENTI, 8 LUGLIO 2012
Oltre 130 i morti nei violenti nubifragi che hanno piegato la regione di Krasnodar, sul Mar Nero.
Gli abitanti della città di Krymsk, la più colpita, accusano le autorità di aver aperto i bacini d'acqua durante la notte senza avvertire i residenti.
L'agenzia di stampa Interfax rende noto che il Presidente della Federazione Vladimir Putin si è recato in visita nelle regioni colpite.
Il Presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, ha inviato a Putin un messaggio di solidarietà: "Sono profondamente rattristato - si legge - dalle notizie relative alle devastanti inondazioni che hanno colpito il Sud della Russia con un pesante bilancio di vittime. Desidero in questa tragica circostanza farle pervenire, a nome del popolo italiano e mio personale, i sensi della più sincera e affettuosa vicinanza e solidarietà al suo Paese, al quale l'Italia è unita da profondi e storici legami, e a tutte le famiglie colpite da tale tragedia. Con questi sentimenti desidero porgerle l'auspicio che le misure prontamente adottate consentano di riportare gradualmente alla normalità le condizioni di vita delle popolazioni duramente provate".
Il governatore di Krasnodar, Aleksandr Tkachev, ha proclamato il 9 luglio 2012 giornata di lutto.
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