Il centro della finanza mondiale a Mosca

Foto: Itar-Tass

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In pieno svolgimento la realizzazione di un progetto che punta a portare capitali stranieri nella Federazione

Il 2 luglio 2012 si è tenuta una seduta del gruppo di lavoro russo-britannico impegnato nella realizzazione di questo progetto: la creazione di un Centro della finanza mondiale (Cfm) a Mosca. Vi hanno partecipato il sindaco della City di Londra Lord David Wootton e il curatore russo della costituzione del Cfm  Aleksandr Voloshin.

Il decreto del governo sulla formazione di un centro finanziario di livello mondiale nella capitale russa era stato emesso nel 2009 nell’ambito della Convenzione sullo sviluppo economico-sociale a lungo termine della Russia fino al 2020. Il Presidente e il primo ministro si erano espressi più volte a sostegno del progetto nato al Cremlino e all’interno del Consiglio dei Ministri. È evidente che le possibilità dell’economia e del sistema finanziario della Russia devono accumularsi in un punto di crescita dello sviluppo degli investimenti nel Paese, la cui funzione è riservata proprio al Cfm.

Per eseguire un simile compito serve un’infrastruttura finanziaria stabile e competitiva nonché un clima d’investimento favorevole. Il capitale straniero deve essere certo della sicurezza del mercato finanziario russo. "Certamente, il Paese ha i suoi investitori ma le loro possibilità sono manifestamente insufficienti per coprire i bisogni delle grosse imprese. È una lacuna che va colmata", ritiene Aleksandr Ossin, economista della Società “Finam management”.

Una  struttura come il Cfm è destinata a facilitare l’accesso del capitale straniero agli investimenti in Russia. Il Centro finanziario mondiale a Mosca comincerà a funzionare tra due anni circa, in coincidenza con un certo periodo temporale che, secondo i vertici russi, sarà positivo per la formazione dell’afflusso di capitali nelle economie emergenti: "Per il momento i tentativi dei Paesi emergenti di formare centri finanziari di livello internazionale, a quanto pare, non sono efficaci", ha commentato l’economista della Banca Trust Evgeny Nadorshin. "In un prossimo futuro la situazione difficilmente potrà contribuirvi. L’altra cosa è che dietro la denominazione Centro finanziario internazionale sta un lavoro del tutto positivo per il miglioramento della struttura finanziaria in linea di principio, delle condizioni di lavoro dei partecipanti al mercato finanziario in Borsa e nel settore bancario".

Per creare in Russia un grosso centro finanziario internazionale serve tutta una serie di condizioni. In particolare, nel Paese devono essere creati un clima d’investimento favorevole, trasparenza del mercato e prevedibilità delle decisioni economiche. Per il momento nei rating di attrattività la Russia risulta essere lontana dalle prime posizioni. In ragione di ciò,  Vladimir Putin ha posto il problema che nei prossimi anni sia aumentato in modo radicale questo indice chiave.

La creazione del Cfm deve procedere al passo con la soluzione di questo problema. Il Centro finanziario di Mosca pretende di fungere da base del sistema finanziario nazionale che dovrà essere integrato nel mercato mondiale ed assicurare la sinergia tra gli investitori e le imprese che hanno bisogno di raccogliere investimenti. Non è un caso che alla realizzazione del progetto partecipano centinaia di specialisti russi e stranieri tra cui finanzieri, rappresentanti delle autorità e del settore imprenditoriale, analisti e manager.

Articolo pubblicato su "La Voce della Russia"

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