Mosca si è dimostrata generosa: all’ombra del Cremlino, con il suo film “Acab – All cops are bastards”, il regista italiano Stefano Sollima ha collezionato pioggia di premi e di applausi. Tagliente e a tratti scomodo, Acab (acronimo di “All cops are bastards”, tutti gli sbirri sono bastardi), tratto dall’omonimo libro del giornalista Carlo Bonini, racconta la storia di tre celerini che vivono immersi in una realtà violenta macchiata di sangue, interpretati da Pierfrancesco Favino, Filippo Nigro e Marco Giallini.
Ispirato a una storia vera, alla 34esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Mosca il film ha portato a casa il premio Fipresci, il premio dei club dei cinema russi e quello della giuria.
Tre riconoscimenti ai quali fanno seguito quelli per il turco Ferzan Ozpetek che con “Magnifica presenza” (interpretato da Margherita Buy, Vittoria Puccini e Beppe Firoello) si è aggiudicato il premio del pubblico e quello dei club dei cinema russi.
A due grandi star, Tim Burton e Catherine Deneuve, tra l’altro grandi conoscitori del cinema russo, è andato invece il premio alla carriera.
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