Sharapova portabandiera, senza voce

In attesa dell'annuncio ufficiale che vedrà la siberiana rappresentare la Russia alle Olimpiadi di Londra, arriva dalla Federtennis la decisione di misurare il livello di urla degli atleti durante le partite

Sarà Maria Sharapova la portabandiera russa alle Olimpiadi di Londra 2012. Almeno fino a prova contraria. Dopo il tira e molla iniziale, finalmente la comunicazione da parte del presidente della Federazione Russa Tennis, Shamil Tarpishev: a sfilare, a Londra, davanti alla compagine russa sarà lei. Lei che ha vinto tutto, da Wimbledon nel 2004 all’Us Open nel 2006, fino all’Australian Open nel 2008 e il Roland Garros nel 2012.

La siberiana avrebbe infatti superato il braccio di ferro con la Federazione, indecisa, nonostante i giornali avessero già riportato la notizia, nell’affidarle il vessillo russo. Per cantare definitivamente vittoria, però, la sexy Maria dovrà aspettare fino all’11 luglio 2012, giorno in cui verrà data la comunicazione ufficiale.

La Sharapova a Wimbledon 2012

Nel frattempo arrivano novità dai terreni rossi: mai più grida sui campi da gioco. Sembra uno scherzo, invece è tutto vero: a breve verrà severamente controllato il livello delle urla degli atleti durante le partite di tennis. La decisione arriva dalla Russia, dove l’Associazione di Tennis Femminile e la Federazione Internazionale Tennis hanno annunciato di voler mettere dei paletti al rumore generato in campo durante gli incontri.

 

Uno degli ultimi tributi alla Sharapova da Youtube

Da quanto si apprende, i decibel emessi dai tennisti verranno misurati con uno speciale strumento, in grado di rilevare il livello del suono, questo strumento verrà adottato durante i tornei. I limiti, a quanto pare, saranno comunque validi solo per i ragazzi e i bambini. A sostegno di questo provvedimento, la tesi che le grida disturberebbero l’avversario. 

 

La notizia, diffusa dal giornale russo Argumenty i Fakty, porta alla memoria le performance della Sharapova, nota per i forti gemiti in fase di gioco che, secondo il giornale, raggiungerebbero i cento decibel, pari al frastuono di un aereo in fase di atterraggio. 


Maria Sharapova con l'ultimo trofeo, a Parigi

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