Moda, la natura si fa arte

Sfilata di abiti green alla Russian Eco Fashion Week di Mosca, dove l'estro degli stilisti ha unito style e rispetto per l'ambiente

Foto: Elena Pochetova

La moda si fa green. Si è svolta a Mosca, presso il Giardino Botanico dell’Università Statale, la prima Russian Eco Fashion Week, una fiera dove si alternano corsi di cucito, ricamo di perle e merletti, con degustazioni di tè verde e sfilate di moda di stilisti green.

La particolarità di questo appuntamento sta nel fatto che tutti gli abiti sono realizzati con tessuti naturali, talvolta in stile etnico. Le collezioni sono inoltre pensate con la filosofia del riutilizzo, del risparmio e del riciclo. Un’idea nata un anno e mezzo fa, quando il movimento ecologista russo Eka, in collaborazione con alcuni partner, ha organizzato il week end dell’eco moda “Passiamo al verde”, che ha registrato un enorme successo.

Questo evento, organizzato da Eka (associazione nata nel 2010, affermatasi in soli due anni in 45 regioni del Paese), nasce con lo scopo di creare una coscienza ecologica in tutta la Russia. Non a caso la stessa Eka si dà regolarmente appuntamento con i volontari per piantare nuovi alberi in tutto il territorio nazionale.

Quest’anno invece la settimana dell’Eco Moda ha fatto parte di un progetto più ampio del movimento Eka: “Il nostro scopo è quello di fare della Russian Eco Fashion Week un appuntamento particolare nel corso di tutto il nostro programma annuale – spiega la direttrice dell’evento Marina Kokorina -. Stiamo infatti cercando di dare spazio a molti altri appuntamenti, come workshop, conferenze, mini fashion show e così via, in attesa del clou del programma: la Russian Eco Fashion Week, per l’appunto”.

Durante la giornata gli ospiti hanno avuto la possibilità di fare acquisti in una fiera di tendenza dove erano esposti gioielli fatti a mano, articoli in vetro, eco-scarpe ed eco-abiti.

La stilista Ekaterina Shchukina, per esempio, ha presentato una collezione di abiti in feltro che per certi versi ricordavano la pelle degli animali. Per le sue creazioni l’artista utilizza solo lana di pecora non tinta e non lavorata: creazioni che rispettano gli animali, regalando a chi le indossa la sensazione di portare abiti fashion e stravaganti.

Alina Beloussova, invece, ha dato vita a splendidi accessori utilizzando pezzi di vecchi computer, apparecchi di vecchie radio e scarti di oggetti hi-tech ormai in disuso. Pezzi che sono tornati così a nuova vita, rispettando l’ambiente.

Ma il momento clou dell’evento è stata la sfilata delle collezioni realizzate dagli stilisti “verdi”: più di 20 designer professionisti hanno portato il proprio contributo, facendo sfilare i modelli su una passerella installata in una serra dalle ampie finestre aperte. Tutto intorno, dei cesti di frutta, dai quali il pubblico poteva prendere le mele esposte.

L’obiettivo principale della Russia Eco Fashion Week era quello di creare una grande piattaforma, punto di incontro per i giovani artisti russi dediti all’eco abbigliamento e all’eco moda. Un’occasione unica per diffondere anche in questo Paese una coscienza verde, vicina a marchi di abbigliamento che rispettano l’ambiente.

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