"Equilibrio tra economia e ambiente"

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Il primo ministro russo Dmitri Medvedev illustra al summit Rio +20 i piani della Federazione per sviluppare la green economy e superare la crisi internazionale

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"Società, economia e natura sono collegati, e abbiamo bisogno di un nuovo modello di sviluppo che promuova il benessere della società, senza grandi pressioni sull'ambiente", ha affermato il premier russo Dmitri Medvedev nell secondo giorno della riunione dei capi di Stato in Rio +20 a Rio de Janeiro, Brasile.

La migliore risposta alla crisi, ha aggiunto, "è stabilire le condizioni che offrono buone occasioni, soprattutto per le piccole e medie imprese, e creare un modello sostenibile di consumo, permettendo una crescita costante e, di conseguenza, affrontare le minacce all'ambiente".

Dmitri Medvedev (a sinistra)

con il vice presidente

del Brasile, Michel Temer

(Fonte: government.ru)

Medvedev ha aggiunto che soltanto insieme i Paesi possono rendere il mondo più amichevole per le generazioni future. "La Russia ha seguito questo percorso e realizzato molto in relazione agli obiettivi del millennio. Ma tutti noi possiamo fare di più", ha sottolineato. 

Egli ha sostenuto che ogni Paese stabilisce il proprio piano per combattere il cambiamento climatico: "Ogni Stato deve seguire il proprio piano di sviluppo, e le Nazioni Unite e le istituzioni finanziarie internazionali dovrebbero svolgere un ruolo di primo piano. Riguardo a quello che si accumulò in danni ambientali durante il periodo sovietico, stiamo cercando di rimediare con l'aiuto dei partenariati pubblico-privato e le Ong", ha aggiunto. 

Corsa contro il tempo
Secondo il primo ministro russo, il Paese è riuscito a ridurre il livello di povertà negli ultimi anni a un tasso due volte e mezzo superiore rispetto al 1990.

Medvedev al Rio +20

Il primo ministro russo è arrivato all'alba del 21 giugno 2012 a Rio de Janeiro. Medvedev ha avuto incontri bilaterali con i rappresentanti di Norvegia, Svizzera, Capo Verde, Ecuador e Turkmenistan. Il pranzo si è svolto in una tenda fuori dal RioCenter insieme al presidente Rousseff e altri leader, durante una cerimonia in onore dei capi di Stato. Poi, Medvedev ha tenuto incontri bilaterali con il Segretario generale Ban Ki-moon e il vice presidente del Brasile, Michel Temer. In seguito ha tenuto un discorso all'assemblea plenaria. Prima di lasciare il Brasile, la mattina del 22 giugno 2012, il premier ha colto l'occasione di visitare il Pan di Zucchero. Sul suo profilo Facebook ha pubblicato le foto scattate in giro per l'aeroporto e nella zona Sud di Rio. Commentando la crisi economica in Europa, Medvedev ha anche evidenziato il ruolo della diplomazia nel Paese in occasione del vertice G20. "Abbiamo fatto sforzi per progetti comuni e programmi per la prevenzione di una recessione globale e per investire nuove risorse nel Fondo Monetario Internazionale. Credo che questo aiuterà molti Paesi ad affrontare i problemi futuri"

E ha detto che la Russia potrebbe assumere un ruolo di leadership nello sviluppo sostenibile e la sicurezza alimentare. "Stiamo mantenendo le nostre responsabilità, soprattutto per quanto riguarda il Protocollo di Kyoto", ha precisato, citando l'accordo internazionale entrato in vigore nel 2005 che propone obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra. 

Il premier ha, poi, definito la Russia come "un ambiente con notevoli risorse naturali". "Crediamo che sia importante prestare attenzione allo sviluppo sostenibile delle città. Attualmente stiamo portando avanti programmi per le energie rinnovabili nei centri urbani", ha spiegato.

Sostenibilità al centro del dibattito
I circa cento capi di Stato e di governo, riuniti a Rio dal 20 giugno 2012 in una serie di tavole rotonde, sono impegnati nella stesura del documento finale da rendere pubblico il 22 giugno 2012, alla chiusura della conferenza organizzata dall'Onu.

Tra gli obiettivi principali c'è quello della transizione verso la cosiddetta "green economy", che propone un nuovo sistema di produzione basato sulla bassa emissione di gas ad effetto serra, l'uso efficiente delle risorse naturali e l'inclusione sociale.

Prima del summit circa 50.000 manifestanti sono scesi per le strade di Rio de Janeiro in segno di protesta contro il vertice. La Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile, denominata Rio +20, segna il 20mo anniversario del summit Eco-92 sull'ambiente che svolse sempre a Rio de Janeiro nel 1992. 

L'evento ha riunito in Brasile i capi di Stato e di governo e le organizzazioni della società civile per discutere le tematiche principali, le convenzioni e raccomandazioni derivanti dall'Eco-92. Tra loro ci sono la Dichiarazione di Rio sull'ambiente e lo sviluppo, l'Agenda 21 e le convenzioni su cambiamenti climatici, biodiversità e desertificazione.

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